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Fontivegge, la stretta della giunta Romizi: "Niente slot e gioco d'azzardo"

Approvata la preconsiliare, la palla passa alla commissione e al consiglio: cosa cambierà

Un giro di vite sulle slot e il gioco d'azzardo a Fontivegge. La giunta Romizi, su proposta dell’assessore Cristiana Casaioli, ha approvato la preconsiliare relativa alle modifiche ed integrazioni al regolamento comunale per i giochi leciti. Ecco cosa cambierà: "Il regolamento - spiega una nota del Comune di Perugia -  nella sua versione originaria, è stato approvato con atto del Consiglio comunale 179 del 2005 e poi modificato in minima parte nel 2017 solo con riferimento all’attuazione dei limiti distanziometrici previsti dalla legge regionale 21 del 2014. Attraverso la preconsiliare si è provveduto ad adeguare il Regolamento alle molteplici modifiche intervenute nel tempo ad opera, principalmente, della legge finanziaria 2006 (266 del 2005) e della citata legge regionale 21 del 2014, nonché ad introdurre alcune scelte di tipo strategico-politico di particolare rilevanza".

"Sono due – ha commentato l’assessore – gli aspetti qualificanti della proposta. Fin dal giugno del 2016 il Comune di Perugia ha aderito al “Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo”, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno della dipendenza da gioco d’azzardo. Per questo oggi, alla luce della facoltà concessa ai Comuni dalla normativa regionale, abbiamo stabilito (articolo 8) il divieto assoluto di installazione degli apparecchi da gioco anche in tutti i locali, spazi ed impianti di proprietà dell’Ente, oltre che in luoghi di cura, istituti scolastici, sedi e strutture universitarie, pertinenze di luoghi di culto".

E ancora: "Allo stesso modo (nel successivo articolo 10), nel ribadire il divieto di apertura di sale giochi a meno di 500 metri da scuole, luoghi di culto, centri di vario tipo frequentati da giovani, abbiamo inteso individuare quale ulteriore luogo sensibile la stazione ferroviaria Perugia - Fontivegge (Piazza Vittorio Veneto), in relazione al considerevole afflusso di utenti di ogni età nell’arco della giornata e alle esigenze specifiche di tutela della sicurezza urbana dell’area. Riteniamo, infatti, che questa sia un’area particolarmente delicata che richiede un’attenzione specifica ed una progettualità mirata che, non a caso, è già in corso dall’inizio del mandato”. Un giro di vite per Fontivegge.

E non è finita qui. Perché, spiega Palazzo dei Priori, "è fatta salva, in ogni caso, la possibilità per la giunta, con proprio provvedimento motivato, di individuare ulteriori luoghi sensibili tutelati ai sensi dell’articolo 10, tenuto conto dell’impatto dell’attività di gioco sul contesto urbano e sulla sicurezza di aree specifiche nonché di eventuali problematiche di viabilità, inquinamento acustico e disturbo alla quiete pubblica. Dal punto di vista tecnico, nel regolamento sono stati attuati i principi relativi alla semplificazione delle procedure amministrative di autorizzazione previsti dalla normativa nazionale (legge finanziaria 2006, legge di stabilità 2013 e decreto del Ministero dell’economia e finanze del 2011). Per ciò che concerne la legge regionale del 2014, oltre alle distanze ed al tema dei luoghi sensibili di cui già si è detto, è stata recepita nel regolamento (articolo 14) la nuova disciplina in tema di orari delle sale giochi. La fascia oraria ordinaria di attività delle sale giochi è fissata dalle ore 10.00 alle ore 01.00 del giorno successivo".

E il primo cittadino potrà comunque intervenire: "E’ previsto, comunque,  - prosegue la nota del Comune - che il Sindaco con propria ordinanza possa limitare l’orario di funzionamento degli apparecchi con vincita in denaro eventualmente installati all’interno delle sale giochi, per esigenze di tutela della salute e della quiete pubblica Si demanda, inoltre, al Sindaco di fissare gli orari della attività di raccolta scommesse e delle sale di videolottery e delle sale bingo, cioè di quegli esercizi dediti al gioco autorizzati dalla Questura". 

Ora la palla passa alla commissione consiliare e successivamente al consiglio comunale per l'approvazione definitiva.

 

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