rotate-mobile
Attualità

Fontana Maggiore, grazie all'Art Bonus il restauro continua

L'azienda Kimia finanzia la sistemazione di 11 protomie

Saranno restaurate le undici protomi della Fontana Maggiore. L'intervento, 4ende noto il Comune di Perugia, è reso possibile dal contributo di un privato, ovvero Kimia, azienda perugina specializzata nello sviluppo di prodotti per il restauro edilizio e di tecnologie per il consolidamento strutturale. L’azienda ha partecipato al consolidamento del Santuario di Rivotorto nel 1984, della Sala Norsa ad Assisi nel 1991 e alla ricostruzione post sisma ’97, intervenendo alla Basilica di San Francesco d’Assisi e al Duomo di Foligno. Di recente, l’azienda di proprietà della famiglia Bisciotti, ha contribuito al restauro di alcuni tra i beni storici e di edilizia moderna più prestigiosi in Italia e non solo. Tra questi la Fontana di Trevi, la Reggia di Caserta, la Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze, il Colosseo, la Cattedrale di San Lorenzo a Perugia, lo stadio Meazza in San Siro, il Viadotto Italia, la stazione di Milano Centrale e l’Oceanografico di Valencia. Nel 2016 Kimia ha messo a disposizione della Protezione civile le proprie soluzioni per la messa in sicurezza della cinta muraria di Norcia e delle chiese lesionate dal terremoto, mentre oggi è impegnata con le proprie tecnologie di rinforzo nella ricostruzione della Basilica di San Benedetto.

Come per la protome oggetto di un precedente intervento Art Bonus, finanziato dal Rotary Club Perugia e dal Comune, anche per le restanti undici è intervenuto un mecenate che, attraverso lo strumento fiscale dell’Art Bonus, ha permesso il restauro del monumento che presentava un precario stato di conservazione determinato sia dall’avanzato stato di corrosione del bronzo, che dalla tenuta dei tubuli interni inseriti nelle pareti lapidee della fontana. 

In questi giorni è iniziato l’intervento di restauro e nella giornata di ieri si è svolto un sopralluogo L’intervento finanziato per un importo pari a 21.900 euro ha lo scopo di restituire agli elementi l’ottimale stato di conservazione.

Il restauro infatti prevede  l’eliminazione delle concrezioni carbonatiche e i prodotti di corrosione, in particolar modo carbonati e cloruri di rame, la pulitura meccanica tramite bisturi e spazzoline di diversa natura montate su micromotore elettrico, la stesura di un inibitore di corrosione, la cisteina, prodotto efficace ma allo stesso tempo atossico, mentre per la protezione si effettuerà una stesura di resina acrilica additivata con inibitore di corrosione e una doppia stesura di cera microcristallina. In alcune aree puntuali si procederà con un’integrazione cromatica a puntinato con colori a vernice per equilibrare la superficie. In occasione di questo restauro, poi, si procederà alla verifica strutturale di adesione delle protomi alla muratura. L’intervento di restauro della tazza in lega di rame prevede le stesse modalità operative attuate sulle protomi.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fontana Maggiore, grazie all'Art Bonus il restauro continua

PerugiaToday è in caricamento