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Martedì, 16 Aprile 2024
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INVIATO CITTADINO Al Palazzo di Marianna Florenzi fra teatro e antropologia

Proposto al pubblico un monologo che mette sotto la lente l’avventura esistenziale

Al Palazzo di Marianna Florenzi fra teatro e antropologia. Proposto al pubblico un monologo che mette sotto la lente l’avventura esistenziale.

Il FISSUF (Dipartimento di Filosofia Scienze Sociali, Umane e della Formazione) ha ospitato un monologo teatrale nell’Aula Magna fronteggiata dalla possente muratura etrusca.

Una trentina di spettatori ad applaudire Maria Anna Stella che ha interpretato il monologo dal titolo “Vecchi si nasce e io modestamente…”, per la sapiente regia di Roberto Ruggieri del Centro universitario teatrale di Perugia (Cut).

Un’ora di spettacolo connotato dalla “leggerezza” calviniana. Mai priva di una riflessione che investe la ricerca del senso del nostro stare al mondo.

Stella si è valsa della coloritura dialettale, coniugando armonie tra canzone e poesia (A mano a mano, L’immensità, Signorinella pallida, Solo me ne vo per la città e tanti altri motivi italiani recenti e d’antan).

Naturalmente, sono state svolte riflessioni sulla diversità tra vecchio e anziano: differenze di forma e di sostanza.

Ruggeri, more solito, ha proposto riferimenti ai valori condivisi della scelta sociale e democratica: istanze che debbono connotare la convivenza civile dell’uomo “zòon politikòn”.

L’incontro fra teatro e antropologia sul tema della vecchiaia diventa così un metodo strategico ai fini della produzione di consapevolezza, emancipazione e liberazione della persona umana.

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