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Eccellenze umbre: il Festival del Medioevo di Gubbio, un evento che cresce e spopola anche in rete

Migliaia di visualizzazioni quotidiane per articoli, post e foto pubblicati nel sito e sui social. La sesta edizione come strumento di rilancio della cultura e del turismo nella regione

In cinque anni ha conquistato spazi e consensi, portando in Umbria i più grandi studiosi del Medioevo e migliaia di appassionati di storia.

In cinque giorni, a Gubbio, centinaia di persone si affollano per ascoltare le lezioni di Cardini e Barbero, Strinati e Vaucher e di tantissimi altri studiosi di fama internazionale. Il Festival del Medioevo di Gubbio, però, si è ritagliato uno spazio importante anche su internet e sui social in particolare: un sito molto seguito con articoli, curiosità video, interviste; una pagina Facebook con 56.879 “mi piace” e seguita dal 57.764 utenti; una pagina Instagram con post quotidiani e seguita da 3.810 persone (con una media di 200 like a post al giorno, non pochi trattandosi di miniature o monumenti medievali).

Ed è proprio da internet che vengono i numeri che confermano l’importanza e il prestigio raggiunti dalla manifestazione che è un valore aggiunto nella promozione turistica e culturale dell’Umbria.

Basta scorrere i dati che accompagnano la pubblicazione di alcuni articoli (comunque sempre tutti con migliaia di visualizzazioni, pur trattando argomenti per appassionati, di nicchia si potrebbe dire): un articolo sull’origine dei cognomi ha raggiunto 805mila persone, ha avuto 54mila interazioni e 2mila mi piace. Il video sulla sessualità nel Medioevo, con la registrazione di una lezione tenuta al Festival dal professor Barbero ha quasi raggiunto il milione di visualizzazioni. Un articolo sul “Papa rock” è arrivato a 150mila persone raggiunte e quello sui Plantageneti a 120mila. I vichinghi fanno 85mila visualizzazioni e Savonarola 52mila; Guglielmo il maresciallo 176mila. E si potrebbe continuare a lungo.

Il Festival del Medioevo, la sesta edizione si svolgerà a Gubbio dal 23 al 27 settembre, è diventato un evento di forte richiamo culturale e storico ed un ottimo mezzo di promozione del territorio. In questo momento storico, inoltre, può diventare un ulteriore strumento di ripresa economica dopo la fase di emergenza sanitaria.

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