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Fasci littori al mercato coperto, il Comune di Perugia cerca "soluzioni condivise e partecipate"

L'amministrazione sui simboli riportati alla luce dal restauro e al centro del dibattito politico: "Città saldamente ancorata ai principi della democrazia e della Costituzione"

A distanza di settimane continua a far discutere a Perugia il caso dei fasci littori riportati alla luce dal recente restauro della struttura. Dopo le proteste della sinistra e l'interrogazione parlamentare di Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana poi attaccato sui social dal deputato e storico dell'arte Vittorio Sgarbi (che gli ha dato del "talebano"), era arrivata anche un'interrogazione in Consiglio alla giunta comunale e al sindaco Andrea Romizi.

E sul tema l'amministrazione risponde con una nota: "In merito alla vicenda del disvelamento dei fasci littori del 1932, nell'ambito del più ampio ed atteso recupero della struttura del Mercato coperto, l'amministrazione comunale, attenta al dibattito pubblico apertosi in città, sta lavorando alla individuazione di soluzioni condivise e partecipate. L'intento, nella piena e convinta disponibilità al dialogo, è quello di addivenire, nel rispetto delle norme esistenti, ad una risoluzione che coinvolga la Città anche attraverso il Consiglio comunale, esperti di vari ambiti e la Soprintendenza".

E ancora: "Nelle forme e nei modi che saranno valutati in maniera corale, si cercherà da un lato di tener conto della presenza dei segni della storia, anche se dolorosa, dall'altro lato si opererà in modo tale da evitare che il mercato coperto possa, anche se solo in via ipotetica, diventare luogo di anacronistiche suggestioni, ma che anzi rappresenti il simbolo di una città saldamente ancorata ai principi della democrazia e della Costituzione. E su questa profonda essenza democratica della nostra città nessuno deve nutrire dubbi".

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