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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Liceo artistico “Di Betto”, Eurochocolate e Manu... un tris vincente di forte identità perugina di ieri e di oggi

Liceo artistico “Di Betto”, Eurochocolate e Manu: un tris vincente di forte radicamento identitario. L’idea è venuta ai professori Stefano Chiacchella, Marco Mariucci e Massimiliano Gradinetta, coinvolti nella realizzazione di una scultura dentro la Kermesse perugina del cioccolato. Non una scultura qualunque, per celebrare il venticinquennale della festa dei golosi, ma qualcosa di veramente speciale, intimamente connesso con la storia della Vetusta. “Mirasna” (“Io sono etrusco”) è il grido di rivendicazione identitaria delle proprie origini e verrà scritto su una fascia alla base e intorno all’urna. Sarà infatti proposta una rielaborazione della celebre Urna del Bacio, emergenza storico-artistica del nostro Museo Archeologico di San Domenico.

Il prezioso manufatto costituì il brand di una passata edizione di Velimna che, nell’occasione, portò alla ribalta il tema dell’eros nel mondo etrusco. Consulente scientifico di vaglia fu, come sempre, l’archeologa Luana Cenciaioli, già “nostra Signora dell’Ipogeo” e oggi Direttrice dei Musei di Perugia e Orvieto. I tre artisti hanno fatto un sopralluogo al Manu, insieme all’Inviato Cittadino, che garantisce all’iniziativa l’adesione dell’Accademia del Dónca, come sigillo di peruginità.

Luana Cenciaioli ha illustrato agli ospiti l’urna il cui coperchio vede i due sposi impegnati in un tenero bacio, mentre il fronte dell’arca mostra la straziante scena dell’addio, con i coniugi affiancati dai servi che portano per lei il beauty case, per essere bella nell’aldilà, e per lui il sacco della partenza.Questa scena di un amore indefettibile, capace di andare oltre la vita (così terrena, eppure profondamente spirituale) verrà riprodotta nella scultura di cioccolato, con qualche “dolce” interpolazione legata al tema (forse il classico “bacio” di cioccolato).

Le quattro facce del cubo, oltre a riportare la scritta “Mirasna”, ricorderanno il 25.mo e declineranno quattro identità riducibili ad una: quella etrusca, quella romana, quella perugina e quella internazionale, scritta nel moderno esperanto costituito dalla lingua inglese. Insomma: un venticinquennale col botto che va oltre il business e si lega all’identità della città d’Euliste. È certo che il lavoro dei tre docenti d’arte della Bernardino Di Betto renderà onore alla loro scuola e alla città del Grifo. Come è altrettanto certo che più d’uno – fra perugini e ospiti forestieri – sarà indotto a recarsi al Manu per apprezzare “de visu” quel capolavoro.

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