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Passione escursione, è boom di appassionati: il Cai Umbria registra un incremento del 25%

Nella nostra regione la passione per le uscite nella natura supera il trend nazionale

Sono sempre più gli amanti della montagna e delle escursioni. La piena ripresa delle attività delle otto sezioni umbre del Club alpino italiano dopo la pandemia è accompagnata da un forte incremento dei soci. Segna infatti un +24,35 rispetto al 2021 risultando quasi il doppio della media nazionale che è del 13%. Nella rilevazione fatta il 29 maggio scorso dal gruppo regionale, come spiega il presidente Gian Luca Angeli, gli iscritti al Cai in Umbria passano infatti dai 2604 del 2021, ai 3298 attuali. La proiezione riferita alla fine anno 2022 fa inoltre prospettare un numero totale di poco meno di 3900, che costituirebbe il miglior risultato degli ultimi otto anni, registrato nel 2019 con 3602 soci.

La composizione degli iscritti vede la prevalenza degli uomini che sono il 56,6 per cento del totale, mentre le donne rappresentano il 43,4. I soci giovani (fino a 17 anni) inoltre, nella rilevazione del 29 maggio 2021 costituiscono oltre il 7,5 per cento, con 246 iscritti, in netto aumento (+23 iscritti) rispetto al dato registrato a fine 2021 (223). “Quest’ultimo dato – spiega il presidente Angeli – ci pare molto significativo, perché i giovani costituiscono un patrimonio rilevante per il futuro del nostro sodalizio. Dimostra inoltre che l’attività svolta dalle sezioni nelle scuole e specificatamente rivolta agli under 18 sta dando risultati importanti”.

“Da un punto di vista più generale – prosegue Angeli – i numeri ci dimostrano che la difficile situazione causata dalla pandemia in questi due ultimi anni non ha compromesso la vitalità delle sezioni umbre del Cai. Grazie al forte radicamento territoriale, hanno saputo garantire una forte presenza e un costante impegno sui temi della conoscenza della conoscenza e valorizzazione della montagna da un punto di vista tecnico, culturale, ambientale e sociale. I risultati ottenuti finora non debbono rappresentare  però un punto di arrivo, ma al contrario li dobbiamo vedere come uno stimolante incentivo ad andare ancora più lontano, con passione, impegno e competenza.”/

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