Nasce l'Emporio Caritas "Don Gustavo", il cardinale Bassetti: "Un sacerdote che ha messo gli altri davanti a sé"
La struttura con apertura bisettimanale, il mercoledì, ore 16-19 e sabato, ore 9-12, sosterrà circa 90 famiglie in gravi difficoltà
Inaugurato l’Emporio della Solidarietà Caritas “Don Gustavo” a Ponte Pattoli, un "segno d'amore" in un "clima di carità" secondo il cardinale Gualtiero Bassetti.
Un ulteriore segno di attenzione e prossimità pastorale e sociale della Chiesa di Perugia-Città della Pieve alle comunità di periferia, giunge dall’apertura dell’Emporio della Solidarietà Caritas in una delle zone più sensibili del capoluogo umbro, nella frazione di Ponte Pattoli (via Antonia 61), nelle vicinanze del campo sportivo, aperto da sabato mattina 7 maggio (con apertura bisettimanale: mercoledì, ore 16-19 e sabato, ore 9-12) a circa 90 famiglie in gravi difficoltà, oltre a quelle profughe dall'Ucraina.
L’animazione-gestione dell’emporio è affidata a una cinquantina di volontari motivati e formati, tra cui diversi giovani e tra questi un gruppo della “Gi.fra.”, la Gioventù francescana. L’aspetto amministrativo-gestionale è curato dalla Fondazione di Carità San Lorenzo, ente operativo della Caritas diocesana. Quest’emporio si aggiunge ad altri quattro attivati dalla Caritas, a partire dal 2014, in collaborazione con parrocchie e realtà socio-caritative territoriali.
L’emporio è stato intitolato al parroco di Ponte Pattoli, monsignor Gustavo Coletti (1938-2020), il primo sacerdote perugino a morire di Covid-19, il cui ritratto, realizzato dalla giovane artista Michela Lupattelli, saluta e benedice i frequentatori di quest’opera segno. Molto commovente è stato il gesto del cardinale nel toccare la mano dipinta del suo amico sacerdote, come a volerlo salutare, perché, come ha detto, "don Gustavo è uno dei pochi sacerdoti che non ho potuto seguire nel momento della morte, stavo mordendo anch’io di Covid. Anzi, forse, c’è stata proprio una sostituzione davanti a Dio, perché, quando lui si è accorto di morire, ha offerto la sua vita al Signore per salvare quella del vescovo. A don Gustavo sarò grato in eterno per questo gesto, un gesto di grande amore, perché non c’è più grande amore che offrire la vita per le persone che si amano".
"L’Emporio 'Don Gustavo' è uno dei tanti 'fiori meravigliosi' di carità che stanno crescendo nella nostra città" ha ricordato il sindaco Andrea Romizi nell’intervenire all’inaugurazione di questa nuova opera segno aperta "in un’area di bisogni di prossimità e di vicinanza, restituendo anche tanta vitalità e socialità a questo territorio".
Il direttore della Caritas diocesana, don Marco Briziarelli, nel ringraziare quanti si sono adoperati per l’apertura dell’emporio, ha sottolineato l’opera di tanti volontari definendo i ragazzi della “Gi.fra.” una "colonna del volontariato".
I ragazzi della “Gi.fra.”, Elena, Giorgia, Miriam, Sara e Stefano, hanno detto: "come fraternità francescana ci piace metterci in gioco nel fare attività di servizio partendo con lo stare con i bambini del dopo-cresima e Gr.est. (Gruppi estivi, ndr), per poi crescere, maturare, arrivando alla carità che è uno dei pilastri della “Gi.fra.”: poveri e ultimi come fratelli. Proprio quest’anno abbiamo sentito il bisogno di fare servizio, di ripartire dopo due anni di chiusura per la pandemia. Ci piace ripartire impegnandoci come volontari dell’Emporio “Don Gustavo” e questo servizio ci permette di conoscere di più la realtà che ci circonda. Non sapevamo cosa fosse un centro di ascolto o come funzionasse un emporio. Abbiamo iniziato con la raccolta di cibo, che ci ha portato a conoscere tante persone, un servizio che arricchisce sempre nel donarti agli altri".
Come contribuire alla gestione. Per quanti vogliono sostenere anche materialmente quest’emporio, oltre a svolgere attività di volontariato, possono effettuare un bonifico intestato a “Fondazione di Carità San Lorenzo”, specificando nella causale “Emporio don Gustavo”, all’IBAN: IT30P0344003000000000161500. Tutte le offerte a favore della Fondazione di Carità di San Lorenzo Onlus, ente operativo della Caritas diocesana, sono detraibili/deducibili secondo il regime fiscale.