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Emergenza coronavirus, Morlupo (Società di pediatria): "Varianti, un serio problema. Avanti con le vaccinazioni"

Il presidente della sezione umbra: "Nei più piccoli fortunatamente casi lievi, ma diffusione importante"

Continuare con le vaccinazioni e proseguire con le precauzioni che ora sono parte della nostra quotidianità. La variante inglese del covid sembra avere, a differenza della forma virale tradizionale, una particolare incidenza su pazienti in età pediatrica e sui pù giovani, "per questo la scelta di chiudere temporaneamente le scuole non può che essere opportuna in questo momento" sostiene il dottor Maurizio Morlupo, presidente della sezione umbra della Società italiana di pediatria.

"Una decisione dolorosa certamente - aggiunge - ma è utile per permettere a chi studia questa malattia con le sue mutazioni di acquisire le conoscenze necessarie ad affrontarla al meglio. In Umbria possiamo contare su esperti di primissimo rilievo con cui il confronto è costante e di importanza assoluta".aggiunge, ricordando come la rapida individuazione di una anomalia nella proteina spike del virus ha permesso nella nostra regione di costatare la presenza della forma inglese del covid e di quella brasiliana "su cui ancora si ha una conoscenza meno approfondita". Ma è questione di tempo.

Intanto l'attività dei medici, quelli territoriali, generali quanto pediatri, va avanti tra mille difficoltà, "ma è stato e continua ad essere un lavoro fondamentale, enorme". Ad oggi "purtroppo la maggior parte dei pazienti sono casi sospetti, tamponi da fare". Conferma di come il virus, in questa nuova fase della pandemia, si stia diffondendo tra i più piccoli. "Fortunatamente si tratta di casi asintomatici o con sintomi lievi, ma questo non significa che l'infezione circoli con rapidità". E questo è il dato che allarma il mondo medico. "Dobbiamo proseguire con i vaccini - prosegue il dottor Morlupo - il fatto che circoli fome mutate non deve farci retrocedere in questa missione. I vaccini non sono efficaci? Al momento così non sembra essere. E se successivi studi dimostrassero il contrario, c'è l'oggettiva possibilità di adeguare il siero al nuovo tipo di virus. E' la grande risorsa rappresentata da sieri Rna messaggero":

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