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INVIATO CITTADINO Elce, spostate quei cassonetti pericolosi dalla rotatoria

Proprio in prossimità dell’attraversamento pedonale, non uno ma ben tre contenitori della Gesenu occludono completamente la visuale

Un’insidia considerevole, quella costituita dalla posizione dei cassonetti sulla curva nei pressi della rotatoria dell’Elce. Un ostacolo insormontabile per i veicoli che, provenendo da viale Orazio Antinori, dopo la sede di Unicredit, si apprestano a svoltare verso via Annibale Vecchi, in direzione di Acqua e Sapone e Supermercato Metà.

Proprio in prossimità dell’attraversamento pedonale, non uno ma ben tre contenitori della Gesenu occludono completamente la visuale. Sono il cassonetto dell’indifferenziata, la campana blu di vetro e metalli e quella gialla della carta. Poco conta come ingombro – ma c’è anche quello – il raccoglitore delle pile esauste.

Qui ci sono – o, per meglio dire, “c’erano una volta” – le strisce. Di esse non c’è più traccia orizzontale, nemmeno a cercarla col lanternino. Ne resta solo il segnale verticale in prossimità del residuato bellico di una cabina telefonica, frutto di un’archeologia tecnologica della quale si farebbe volentieri a meno. Anche perché fuori servizio. Ma poi, in ogni caso, a chi serve? Via tutto! Lì attraversano i bambini della materna delle suore. Oltre a tanti studenti e anziani, categoria di persone sempre più numerosa nel quartiere dell’Elce.

La rimozione di questi inutili “arredi urbani” s’impone con celerità. Prima che qualcuno abbia a restare sotto le ruote di un veicolo.

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