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Nodino di Perugia, la lettera dell'Anas ai proprietari dei terreni: "Iniziamo con i rilievi e i sondaggi geologici"

Fermo "no" dei comitati e delle associazioni che chiedono un intervento della politica regionale: "Progetto vecchio che non tiene conto dei vincoli ambientali"

Comitati, associazioni e imprese dicono ancora "no" al progetto del Nodo di Perugia. Lo fanno con ancor più forza dopo l'arrivo di lettere dell'Anas, indirizzate ai proprietari dei terreni che insistono nell'area del progettando snodo autostradale per alleggerire il traffico in quel punto, con le quali viene annunciato l'inizio delle operazioni di rilievi e sondaggi geofisici e geognostici. Operazione che, se confermato il progetto, potrebbero anche portare alle richieste di esproprio.

"Grande sorpresa" è il termine che viene utilizzato da chi si batte contro questo progetto, soprattutto dopo che "la classe politica e le amministrazioni comunali di Perugia e Torgiano con i propri sindaci si sono espressi o in maniera contraria alla realizzazione dell’opera" oppure avanzando richieste di nuove valutazioni, così come ipotizzato anche dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti con la richieste di soluzioni progettuali alternative di tracciato all'Anas, ma non ancora presentate.

Tutte le realtà unite contro questo progetto "non comprendono" quanto sta accadendo e chiedono alla presidente della Regione Umbria di intervenire sull'Anas che si ostina a procedere con "un progetto del 2003 reso obsoleto da vincoli di tutela del territorio intervenuti nel 2007 e nel 2014".

"Perché quindi spendere milioni (ovviamente sempre dei contribuenti) per un progetto definitivo che potrebbe essere accantonato stante il nuovo quadro normativo? - si domandano comitati e associazioni - Perché la valutazione ambientale strategica, prevista per legge, non viene fatta prima? Perché non si aspetta almeno di vedere l’esito del raddoppio della rampa verso Perugia?".

Secondo le realtà che si oppongono al progetto "è del tutto evidente, infatti, che gli annunciati nuovi rilievi sul traffico, che Anas asserisce essere in corso, non potrebbero che confermare un forte calo dei flussi - si legge in una nota - E’ infatti sotto gli occhi di tutti che in questo periodo di forti limitazioni al traffico locale per Covid, sono scomparse le annose code nei punti nevralgici, a conferma e dimostrazione che le lamentate criticità sono determinate per grandissima parte dal traffico locale che grava sul raccordo autostradale in direzione Perugia e sulla Statale SS75 in direzione Foligno e non sulla E45".

Da qui la necessità di evidenzaire "la gravità di siffatti comportamenti" e di "sollecitare risposte istituzionali lungimiranti, definitive e coerenti", annunciando anche "un programma di manifestazioni davanti al palazzo della Regione".

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