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Martedì, 19 Marzo 2024
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Umbria, ragazzo muore: la famiglia dona gli organi, salvate altre vite

Primo espianto all’ospedale Santa Maria della Stella di Orvieto: prelevati cuore, fegato e reni

Primo espianto di organi eseguito su un giovane paziente nella giornata di domenica 25 luglio all’ospedale Santa Maria della Stella di Orvieto. “È il secondo caso di espianto di organi effettuato a distanza di pochi giorni nelle nostre strutture ospedaliere di Foligno e di Orvieto - spiega il direttore generale della Usl Umbria 2, Massimo De Fino - a conferma dell’impegno profuso dalla nostra azienda e dai nostri professionisti a sviluppare questa pratica che permette di aiutare e salvare tante vite umane. La donazione degli organi è un elemento di civiltà che dovrebbe sensibilizzare tutti i cittadini ad esprimere il consenso”.

Il dottor De Fino esprime poi “profondo cordoglio per la scomparsa di una giovane vita e vicinanza ai familiari” ai quali ha voluto rivolgere un “sentito ringraziamento per un atto coraggioso di grande generosità che consentirà di salvare altre vite umane”.

“La notizia del prelievo multiorgano eseguito per la prima volta nel presidio di Orvieto - prosegue il manager sanitario - è importante per diversi aspetti. Il più importante è che dalla perdita di una giovane vita molte altre se ne sono salvate. Il secondo è che i professionisti, intervenuti nella valutazione accurata prima e di chirurgia poi, si sono prodigati per molte ore con costanza e competenza”.

Il team valutativo composto dal direttore medico di presidio, dottoressa Margarete Tockner, dalla dottoressa Maria Quaranta e dal dottor Mauro Zampolini, coadiuvati da altri colleghi, infermieri e dal tecnico di neurofisiopatologia, dottor Marco Serafini, ha collaborato strettamente per tutta la giornata di domenica con i responsabili del centro trapianti regionale per portare a termine il processo nel migliore dei modi. Fondamentali la disponibilità e la professionalità di tutto il personale ospedaliero di Orvieto, in particolare della terapia intensiva e della sala operatoria, che ha partecipato attivamente, nel corso della notte, per la buona riuscita della procedura.

I team chirurgici ospedalieri dedicati ai trapianti di Napoli, Bergamo e Perugia, subentrati successivamente, sono intervenuti nelle prime ore del mattino per il prelievo degli organi risultati idonei: cuore, fegato e reni.

“Ci sono tanti modi per diventare donatore sia in vita che dopo la morte – aggiungono infine dalla Usl Umbria 2 - Occorre dichiarare la propria volontà sulla donazione di organi e tessuti dopo la nostra morte, oppure diventare donatori in vita, come per le cellule staminali emopoietiche, terapie fondamentali nei tumori del sangue”.

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