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Detenuti al lavoro per la comunità, pratica rinviata perché manca la cooperativa che li deve gestire

Palazzo dei Priori, tutti i componenti della commissione favorevoli al progetto, ma si tratta di individuare l'ente gestore dei detenuti al lavoro

Impiegare i detenuti per lavori di pubblica utilità, come la manutenzione del verde, riparazioni di panchine e staccionate. E' quanto propone il "Protocollo d’intesa tra Istituto penitenziario e Comune di Perugia per l’ impiego di detenuti per piccoli lavori di manutenzione e decoro urbano".

Un atto che va incontro alla necessità del reinserimento sociale dei detenuti e che già ha dei precedenti come la società agricola presente all’interno del complesso di Capanne e altre iniziative con i privati.

Il Comune di Perugia ha sottoscritto con il carcere un protocollo con l’obiettivo di promuovere un programma sperimentale di attività in favore della comunità attraverso la realizzazione di progetti integrati di inserimento lavorativo dei detenuti con attività di pubblica utilità.

I componenti della commissione comunale si sono detti favorevoli a dare corso a quanto prevede l'accordo. L'operazione, però,si è interrotta nel 2019 in quanto il lavoro dei detenuti è possibile solamente grazie alla presenza di un soggetto intermediario, cioè una cooperativa sociale che ha il compito di assumere tali soggetti e che sottoscrive un accordo col Comune sui lavori da effettuare.

La cooperativa era stata trovata, ma all’atto della stipula dell’accordo con quest’ultima sono emerse alcune criticità sui requisiti che hanno reso impossibile la firma. La commissione ha deciso di rinviare la votazione per procedere con ulteriori audizioni.

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