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ABA. Quando l’esperienza sale in cattedra. Accade con Carlo Timio, fondatore e vice-direttore del magazine “Riflesso”

Il Laboratorio editoriale in Design della Comunicazione ha fatto tappa nei migliori istituti universitari italiani

ABA. Quando l’esperienza sale in cattedra. Accade con Carlo Timio, fondatore e vice-direttore del magazine “Riflesso”.

Dopo il successo del 2017, si ripete il laboratorio all’Accademia di Belle Arti di Perugia, reiterando la sinergia con “Riflesso” che, già nel 2018, si trasformò in un importante modulo di insegnamento, in collaborazione anche con il Corso in Design dell’Università di Perugia

Il Laboratorio editoriale in Design della Comunicazione, ideato dal magazine “Riflesso”, ha fatto tappa nei migliori istituti universitari italiani e torna all’ovile fra le aule del convento di San Francesco al Prato, sede dell’antica Accademia del Disegno.

Quale lo scopo? chiediamo a Carlo Timio.

“Il nuovo modulo laboratoriale prende forma con la finalità di trasmettere competenze, tecniche, nozioni ed esperienze alle generazioni emergenti di studenti qualificati, al fine di fornire loro gli strumenti necessari per la realizzazione di progetti e start-up editoriali, in un processo di apprendimento sia individuale che di gruppo”.

C’è bisogno di formazione e informazione, vero?

“Occorre formare l’audience di riferimento sotto un profilo professionale. Ma anche informare sulle evoluzioni del mondo della comunicazione e delle sue molteplici declinazioni, specificatamene applicate al mondo del design, della moda, dell’arte, dell’architettura, in un processo continuo di contaminazione multidisciplinare, che coinvolge anche tematiche di rilevanza sociale”.

Perugia è solo una delle tappe, vero?

“Nel 2015 fu lanciato da noi di “Riflesso” un concorso nazionale nel settore del graphic design, che inaugurava la partecipazione del magazine a livello di contenuti all’Expo Milano. Oltre all’Istituto d’Arte applicata e Design di Torino, che si aggiudicò la copertina del magazine, il concorso fu vinto dall’Istituto Europeo di Design di Milano, per la copertina dell’inserto speciale sul tema di Expo "Nutrire il pianeta, energia per la vita". Dopo questa proficua e soddisfacente iniziativa, venne attivato a Milano il primo laboratorio editoriale IED-“Riflesso” all’interno della Scuola di Management e Comunicazione”.

Dunque, non solo attività editoriale.

“Certamente. Il nuovo percorso laboratoriale di formazione e informazione si è consolidato nel corso degli anni, parallelamente all’attività editoriale, e ha portato il magazine “Riflesso” a diventare partner delle scuole di moda, design e comunicazione italiane più famose al mondo”.

Carlo, c’era un anello mancante, tra formazione e pratica professionale, un percorso interrotto da uno iato colossale, vero?

“Vero. Un’esperienza del genere rappresentava quell’anello mancante per cui in poco tempo si passa direttamente dalla teoria alla pratica, con l’esaltazione del lavoro svolto dagli studenti più meritevoli e una loro visibilità immediata in una rivista, la nostra. Un magazine del Gruppo Mondadori, che cura la distribuzione nelle maggiori città italiane tra cui Milano, Torino, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Palermo e molte altre ancora”.

Quale, in soldoni, la vostra mission?

“Trasmettere, a giovani studenti preparati e motivati, il know-how, le competenze, l’esperienza editoriale del magazine “Riflesso”. Del resto, ormai il mondo è costellato di esempi di ragazzi e ragazze diventati imprenditori anche digitali nel settore della comunicazione, ottenendo anche guadagni rilevanti. Questo voglio auspicare per gli studenti che frequentano il laboratorio”.

Per completezza d’informazione, aggiungiamo che attualmente tale iniziativa è operante presso l’Accademia di Belle Arti di Perugia dove ha preso forma una nuova edizione del Laboratorio in Design della Comunicazione, all’interno del Corso in Design della professoressa Elisabetta Furin, tenuto in sinergia con il direttore artistico Alessio Proietti.

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