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Giovedì, 18 Aprile 2024
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INVIATO CITTADINO Quella striscia di terra fra via Torelli e via San Galigano in stato di degrado e abbandono

Riceviamo continue segnalazioni relative alla condizione indegna in cui, dopo i lavori al collettore, è stato lasciato quel triangolo di terra

Quella striscia di terra fra via Torelli e via San Galigano in stato di degrado e abbandono. La protesta degli elcini.

Riceviamo continue segnalazioni relative alla condizione indegna in cui, dopo i lavori al collettore, è stato lasciato quel triangolo di terra. Con la punta verso San Galigano, la base all’intersezione fra via Purgotti/Torelli/San Galigano.

I lavori sono durati qualche mese. Ne abbiamo seguite le fasi operative, eccellenti. Non c’è che dire. 

INVIATO CITTADINO Via Torelli-San Galigano, i residenti protestano

Successivamente, abbiamo ingaggiato un braccio di ferro, facendoci portatori dell’esigenza, espressa da più parti, di ricostituire il passaggio a mattonellone granigliate per collegarsi con la Pensilina lungo via San Galigano. Il che è stato fatto. 

INVIATO CITTADINO Finalmente ricostruito il percorso piastrellato che collega via Torelli con la pensilina di via San Galigano

Il problema, oggi avanzato da più parti (tra esse Michele Chiuini per l’Associazione Elce Viva), consiste nello stato di abbandono in cui si trova l’area. Dopo i lavori, la superficie è stata sommariamente spianata. Ma in modo approssimativo, dato che i livelli dei vari manufatti (tombini per ispezione e quant’altro) non corrispondono. Tanto che, anche di recente, è stata riportata terra per compensare i dislivelli.

Ma ciò che è più brutto a vedersi è la presenza di sassi disseminati in lungo e in largo. Sono cresciute erbacce in modo casuale e disomogeneo. Che ci vorrebbe a spianare tutto, ricoprire con terra compatta, seminare pratino tagliabile? Qualche camion di terra buona, qualche sacchetto di semina da prato.

Insomma: riportare tutto allo status quo ante.

È un indiscutibile dovere dell’azienda che ha effettuato i lavori, con un costo peraltro considerevole.

È preciso obbligo del Comune di Perugia (titolare dell’area) e di Umbra Acque (committente dei lavori) pretendere una restitutio ad integrum di un’area verde divenuta ormai una discarica di sassi. Brutta a vedersi, impossibile da frequentare.

Ps. E dire che ci fu un tempo in cui i cinofili e le loro bestie passeggiavano tranquillamente in questa superficie. Purtroppo tutto questo – nelle attuali condizioni – non è minimamente immaginabile.

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