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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Da Perugia a Santiago de Compostela, 103 giovani perugini in cammino senza cellulare per condividere un'esperienza di fede

I pellegrini hanno ricevuto il mandato dal vescovo ausiliare monsignor Marco Salvi: "Insieme siete capaci di qualcosa…, da soli non fareste neanche un chilometro"

Sono 103 i giovani dell’archidiocesi di Perugia-Città della Pieve che hanno ricevuto il “mandato” dal vescovo Marco Salvi nella chiesa di Santa Maria della Speranza di Olmo e sono poi partiti alla volta di Santiago de Compostela, in Spagna.

I giovani sono partiti per il pellegrinaggio, organizzato dalla Pastorale Giovanile in collaborazione con quella Universitaria e il Comitato zonale Anspi, senza cellulare, con in tasca non più di dieci euro al giorno e nello zaino, oltre allo stretto necessario, la corona del rosario, il libro delle preghiere e tanta buona volontà di condividere con altri una nuova esperienza di fede all’insegna della carità. Ovviamente non mancheranno i momenti di svago e le escursioni durante i 120 chilometri a piedi dal Portogallo a Compostela.

Ben 2.683 sono i chilometri che separano la chiesa parrocchiale della frazione perugina di Olmo dal santuario di Santiago, così è scritto sul “cippo” in muratura realizzato da due parrocchiani in prossimità del complesso di Santa Maria della Speranza a memoria di questo inizio di cammino.

A precederli davanti al “cippo” sono stati il vescovo ed amministratore diocesano mons. Marco Salvi, il direttore dell’Ufficio per la pastorale giovanile don Luca Delunghi, il parroco di Olmo monsignor Fabio Quaresima, che non ha nascosto il suo sentimento di gioia e gratitudine per la scelta della sua parrocchia come luogo di inizio del cammino verso Santiago, e i sacerdoti accompagnatori don Riccardo Pascolini, direttore dell’Ufficio per la pastorale universitaria, don Marco Briziarelli, direttore della Caritas diocesana, e tre dei sacerdoti ordinati lo scorso anno, don Vittorio Bigini, don Daniele Malatacca e don Michael Tiritiello.

Il pellegrinaggio ha avuto inizio con la celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Salvi al cui termine il presule ha benedetto i giovani e conferito loro il “mandato di pellegrino”, esortando ciascuno a vivere intensamente l’esperienza comunitaria della propria “fraternità” non solo nei momenti di preghiera e spiritualità. Ben dieci sono le fraternità che caratterizzano il pellegrinaggio, ciascuna formata da una decina di pellegrini con due referenti denominati “Pietro”, per i ragazzi, e “Maria”, per le ragazze. A tutti loro monsignor Salvi si è rivolto nel commentare il Vangelo della domenica collegandolo all’esperienza del pellegrinaggio. Il presule si è soffermato sull’importanza della preghiera, richiamandosi al discepolo che disse a Gesù: “Signore insegnaci a pregare”.

Giovani pellegrini verso Santiago de Compostela

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