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Coronavirus, il bollettino da Città di Castello: 8 nuovi casi positivi e nessun guarito

Il sindaco Bacchetta: "Da domani scatta il coprifuoco dalle 22 alle 5". Preoccupazione per la tenuta economica e sociale dei territori

Otto nuovi casi di positività a Città di Castello e nessun guarito. Lo comunica il sindaco Luciano Bacchetta avvertendo anche i cittadini che da domani scatta il coprifuoco notturno e le chiusure di molte attività.

Il coprifuoco è previsto dalle 22 alle 5 "durante il quale si potrà uscire solamente per motivi precisi, personali, di lavoro o di emergenza", spiega il primo cittadino, precisando che "le nuove disposizioni resteranno in vigore fino al 3 dicembre".

Tra le norme che entrano in vigore da anche la chiusura la pubblico di Pinacoteca e Biblioteca, "anche se la Biblioteca continuerà a offrire i propri servizi da remoto e il Digipass sarà aperto su appuntamento", annuncia il sindaco, che evidenzia l’esigenza di "una riflessione sulle modalità di svolgimento dei mercati settimanali, pur nell’ottica di continuare a garantire la normalità, anche in un contesto particolarmente complesso come quello attuale dell’Umbria, dove i fenomeni di trasmissione del virus sono particolarmente intensi".

In questo contesto Bacchetta rimarca che “il contagio nel nostro territorio, anche negli ultimi casi di positività, continua ad avvenire soprattutto in ambito familiare, anche se la situazione non è drammatica dal punto di vista sanitario, visto che le persone si trovano in isolamento domiciliare".

Forte preoccupazione è stata espressa del sindaco per "la tenuta economica e sociale del territorio, la situazione delle attività commerciali, produttive e artigianali, ma anche quella umana dei nostri ragazzi, che, a esclusione degli studenti delle elementari, sono a casa, perdendo vita relazionale e la possibilità di una educazione scolastica ottimale per via della didattica a distanza".

Bacchetto invita tutti i cittadini ad impegnarsi "per rendere questa fase la meno difficile e dolorosa possibile, sperando che passi presto, stringere i denti, tenere duro, con la consapevolezza che dobbiamo fare il nostro divere per tornare a vivere la quotidianità cui eravamo abituati – conclude Bacchetta - La sfida è fare in modo che il tessuto sociale ed economico non si laceri". 

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