Coronavirus, la Regione accelera: subito l'ospedale militare, terapia intensiva a Porta Sole e accordo con i medici di famiglia
Sopralluogo al Santa Maria della Misericordia del Genio militare di Roma e a piazza Michelotti per aumentare i posti letto
L’Esercito Italiano per allestire l’ospedale da campo accanto al Santa Maria della Misericordia, i 28 posti letto della ex clinica Porta Sole e l’accordo con i medici di famiglia per i tamponi antigenici. La Regione dell’Umbria accelera nella lotta contro la pandemia da Covid19.
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Il Genio militare ha effettuato ieri un sopralluogo all’ospedale di Perugia per verificare i luoghi in cui dovrà sorgere, in dieci giorni, l’ospedale da campo d’emergenza con 40 posti letto (tre di terapia sub intensiva) e che sarà gestito da medici militari. Si tratta di una struttura con tende, già utilizzate ad esempio a Jesi, che dovrebbe andare a sanare i ritardi dell’ospedale finanziato da Bankitalia, in quanto la ditta che ha vinto l’appalto non è in condizioni di garantire i tempi previsti per il montaggio. Una soluzione tampone, insomma.
La Regione, però, guarda con attenzione anche ai 28 posti letto della ex clinica Porta Sole, in piazza Michelotti a Perugia, da riconvertire in posti di terapia intensiva.
Medici di medicina generale e Regione, infine, hanno raggiunto l’accordo per l’effettuazione di tamponi antigenici agli assistiti e per il tracciamento dei positivi.
Niente test a domicilio, ma in studio e per i medici che non potessero garantire il distanziamento nello studio, saranno allestite tensostrutture o spazi nei distretti sanitari di appartenenza.
Chi si sottoporrà al test, sempre con il medico di famiglia, dovrà fornire l’elenco dei contratti degli ultimi giorni.