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Pazienti oncologici e rischio di contagio, in Umbria prestata attenzione ai soggetti fragili

L'assessore Morroni risponde in consiglio regionale: "Attivati percorsi di accesso tali da garantire la massima sicurezza della struttura"

La cura e l’assistenza dei pazienti oncologici in Umbria e l’emergenza Coronavirus sono stati al centro delle risposte della giunta regionale ai quesiti dei consiglieri di Palazzo Cesaroni.

Alle richieste del consigliere regionale Fabio Paparelli (Pd), in relazione ai trattamenti ospedalieri dei pazienti oncologici e all’adozione delle linee guida per evitare contagi, ha risposto l’assessore Roberto Morroni, ricordando che “sin dalla fase iniziale della pandemia la Regione ha posto particolare attenzione nella gestione dei pazienti oncologici, che rappresentano una categoria fragile” che li espone ad un maggior rischio covid.

I protocolli per la gestione dei pazienti oncologici durante l’emergenza Coronavirus sono stati basati sulle circolari del Ministero della Salute, sulle proposte di gestione provenienti dai tavoli tecnici istituiti dallo stesso Ministero e sulle linee guida delle associazioni internazionali. Secondo tali documenti si precisava la “necessità di percorsi di accesso tali da garantire la massima sicurezza della struttura sia con l’igiene personale che con le modalità di accesso alla struttura dei pazienti con l’obbiettivo di garantire i trattamenti nella massima sicurezza”.

Secondo l’assessore Morroni “i dati sono difficili da dare perché l’emergenza Covid ha costretto a molti cambiamenti anche nella gestione dei pazienti oncologici e appare difficile definire e pesare contributo del Coronavirus nel definire la mortalità”. I dati riferiscono che fino al 31 agosto 2020, il numero dei pazienti oncologici positivi è stato di 39, pari al 2,1 per cento, mentre i deceduti sono stati 7, pari al 18,4 per cento. Dal primo settembre al 31 dicembre 2020, il numero dei positivi è stato di 311, pari all’1 per cento, e i deceduti 27, con una percentuale dell’8,7.

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