Perugia meglio di Toledo. Quando il re dei profumieri (Bottini) mette in mostra il principe delle lame
Quando il re dei profumieri si allea col principe delle lame e ne mette in mostra i capolavori. Accade nella vetrina di Alberto Bottini, in corso Vannucci
Perugia meglio di Toledo. Quando il re dei profumieri si allea col principe delle lame e ne mette in mostra i capolavori. Accade nella vetrina di Alberto Bottini, in corso Vannucci, dove sta esposto un palmare esempio di un sapere artigianale raro e prezioso: quello che deriva dalla capacità di far lame e rasoi di qualità insuperabile e di foggia inusuale, fabbricati con materiali pregiati.
Il principe delle lame è mastro Livi che si concede lo sfizio di firmare le proprie creazioni. Quale migliore accoppiata di due eccellenze perugine, come il capostipite della barbieria perugina e il genio delle lame, accomunati da un rasoio “firmato”?
L’impugnatura è fatta con corno di bue, la chiusura di sicurezza è dotata di chiavina a brugola per evitare aperture accidentali. Essendo, appunto, quel prodotto “tascabile”. Le lame e i rasoi di Livi sono unici al mondo. Ne ricordo la bottega, alcuni decenni fa, nel distretto artigianale di via della Viola: si divertiva a tagliare, dalla propria mano, i sette strati di pelle, uno a uno.
La dimostrazione sull’efficienza di quelle lame era scioccante, ma convincente. Un suo antenato del 1700 era noto come Archibugiere e altri suoi ascendenti hanno esercitato la professione artigiana di armaioli, coltellinai, arrotini.
Ora Livi, oltre a lavori normali (a quattro mani col figlio), realizza creazioni uniche. Un suo e nostro amico è l’architetto Umberto Alunni Breccolenti col quale progetta manufatti eccezionali. Lode, dunque, alle nostre eccellenze cittadine il cui nome ha da tempo superato le cerchie murarie della Vetusta.