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Coronavirus, "Vi facciamo ballare lo stesso": dopo il successo dello streaming targato Red Zone, la chiamata ai dj: "Mandateci i vostri podcast"

Oltre 8.500 visualizzazioni al debutto, ora i promotori pensano a dare vita a una sorta di web radio, tutto sui social

La prima esperienza è andata molto bene. Circa 8.500 visualizzazioni per la serata in streaming Red Zone Hits, la versione social dell'evento previsto al Poco Loco e inevitabilmente annullato, nella sua versione "classica", per le misure di contenimento della diffusione del coronavirus. Ricky L, Faus T e Marco Cucchia, storici dj dell'altrettanto storico club perugino, si sono alternati alla consolle in un lungo collegamento web sulle pagine Facebook e Instagram del Red Zone.

Un esperimento riuscito che sarà probibilmente ripetute e che anzi, nelle intenzioni dei suoi promotori, si sta già evolvendo in una sorta di web radio dove alternare playlist, podcast e dirette social. Così, annunciano, la pagina del club a breve cambierà nome in Radio Red Zone. "Vi teniamo compagnia nelle vostre case" annunciano, rivolgendo un appello ai dj, umbri e non solo: "Inviateci i vostri podcast". 

La necessità di una socialità più smart si sta declinando in questo progetto, il primo di una serie che coinvolge diverse realtà artistiche e culturali, tra esibizioni streaming e visite virtuali nei musei dell'Umbria. 

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