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Coronavirus, l'annuncio della Tesei e di Coletto: "Arrivate in Umbria 16mila nuove dosi di vaccino Pfizer"

La presidente della Regione Umbria e l'assessore alla Salute: "Rimaniamo in attesa anche dei 50mila vaccini che abbiamo richiesto e sollecitato più volte, in virtù alla presenza e diffusione delle varianti del virus"

“Abbiamo ricevuto le 16mila dosi di vaccino Pfizer che avevamo sollecitato nei giorni scorsi al Governo”. Lo annunciano la Presidente della Regione, Donatella Tesei e l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto. 

Le dosi arrivate, sottolinea la Regione Umbria, "erano di spettanza dell’Umbria nella suddivisione nazionale rispetto alla popolazione regionale, ma che non erano state inviate".

Tesei e Coletto aggiungono anche che "laa nostra interlocuzione con i vertici nazionali ci ha permesso di colmare la mancanza che ci vedeva deficitari rispetto ad altre realtà regionali. Ora rimaniamo in attesa anche dei 50mila vaccini che abbiamo richiesto e sollecitato più volte, in virtù alla presenza e diffusione delle varianti del virus individuate nelle scorse settimane nella nostra regione". 

Il commissario per l’emergenza covid, Massimo D’Angelo, ha spiegato anche che "dopo il blocco delle vaccinazioni con AstraZeneca la Regione Umbria prosegue il piano vaccinale con vaccino Pfizer e Moderna". E ancora: "In attesa delle indicazioni di Aifa e Ema – ha detto D’Angelo – la Regione sta riorientando la campagna vaccinale con lo scopo di anticipare ad aprile la vaccinazione degli over 80 già prenotati a maggio. Questo passaggio è stato deciso per garantire un intervento di massa e implementare l’attività vaccinale anche in questa fase in cui la vaccinazione con AstraZeneca ha subito un arresto". 

Sempre il commissario aggiunge che "abbiamo avviato un proficuo confronto con i medici di medicina generale per coinvolgerli nella vaccinazione dei cittadini di età compresa tra i 70 e 79 anni. I medici potranno inoltre valutare interventi vaccinali su una fascia importante della popolazione come è appunto quella delle persone estremamente vulnerabili che si sta procedendo ad individuare nominalmente,  eleggibili alla vaccinazione con dosi di Moderna anche a domicilio, solo nei casi in cui queste persone non riescano a spostarsi dalla propria abitazione. Il 20 marzo – ha concluso il commissario – attendiamo una nuova consegna di vaccino Moderna". 

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