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Coronavirus, Magione: tutti negativi i tamponi eseguiti a Casa Serena

Sospiro di sollievo per gli ospiti e gli operatori della casa di riposo 'Zeffirino Rinaldi'

Un grandissimo sospiro di sollievo quello che hanno tirato alla casa di riposo 'Zeffirino Rinaldi' di Magione, dove sono risultati tutti i negativi i tamponi faringei a cui sono stati sottoposti i 37 ospiti e i 35 operatori che lavorano nella struttura del centro storico, accreditata presso il Servizio sanitario regionale e dunque 'libera' dal Covid-19.

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“Siamo veramente soddisfatti di questo risultato - spiega Sergio Brozzi, consigliere della Fondazione omonima che la gestisce - soprattutto perché accogliendo persone anziane il rischio era molto alto. Fin dai primi segnali dell’emergenza coronavirus, esattamente dal 5 marzo, abbiamo vietato le visite di parenti e amici e la limitazione che vige ancora. Nessun fornitore è più entrato dentro l’edificio. Il materiale viene lasciato all’esterno e poi, con molte precauzioni, portato nei luoghi deputati. Tutto il personale, al suo ingresso, si cambia completamente in un ambiente apposito dove viene fatta la sanificazione e lo stesso al momento in cui esce. Naturalmente - prosegue - abbiamo anche attivato da subito uno stretto collegamento con tutti i familiari, perché il rapporto con le persone esterne per chi vive qui è fondamentale. Parenti e ospiti si sentono quotidianamente con semplici telefonate e, laddove possibile, con videochiamate. Il personale poi è sempre a disposizione per dare tutte le informazioni e rassicurare le famiglie sulle condizioni del proprio parente”.

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Nulla è cambiato anche per quello che riguarda le attività, con il medico di base che fa i suoi controlli saltuari, il direttore sanitario due volte a settimana e poi la geriatra, la fisioterapista. Qualche problema in più per le le attività ludiche: “Abbiamo dovuto sospendere la musicoterapia, perché si tratta di una persona esterna che opera anche in altre strutture e non abbiamo ritenuto opportuno correre dei rischi. Ci dispiace aver dovuto interrompere, a causa di questa epidemia, i lavori nel nostro giardino. Con l’estate imminente avrebbe permesso di poter godere di uno spazio esterno fatto di aiuole, sentieri alberi dove fare anche una piccola attività di giardinaggio. È stato già realizzato il sistema di irrigazione, disegnati i sentieri e le quote per le piante. Speriamo conclude Brozzi -  di poter riprendere presto i lavori e portarli a termine”.

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