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Turismo, l'Europa e l'Umbria puntano su Perugia: dalla Torre degli Sciri la miglior vista sul futuro

Unica di quelle medioevali rimasta in piedi, è un monumento simbolo della città ed è stata scelta dalla Regione come monumento da riqualificare con i fondi comunitari. La governatrice Tesei: "Un importante volano di promozione"

Dalla Torre deli Sciri la miglior vista sul futuro. Ne è convinta Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria che nella mattina di oggi (venerdì 10 luglio) a Palazzo Donini ha presenziato alla conferenza in cui è stato illustrato il progetto che ha portato alla riqualificazione dell'ultima delle storiche torri medioevali di Perugia rimasta in piedi. Un'opera che è stata realizzata grazie alla campagna #EuDeliversInYourRegions, promossa dalla Commissione Europea attraverso i fondi comunitari del Por Fesr. Oltre alla governatrice erano presenti il sindaco Andrea Romizi e Carmen Valigi dell’Associazione a Priori (che ha avuto in 'affidamento la torre), mentre era collegata in webstreaming Alessandra Cardaci, DG Regio della Commissione europea. La campagna 'L’Europa nella mia regione' prevede, tra i suoi vari aspetti, cartellonistica nell’area e un’azione di promozione digitale e sui social media ed è in programma fino al 6 di agosto.

LA TESEI - Dopo le sette regioni italiane coinvolte nel 2019 quest'anno è toccato ad altre quattro, tra cui l'Umbria: "Quando ci hanno chiesto di scegliere un’opera ristrutturata che rappresentasse l’esempio dell’utilizzo virtuoso dei Fondi Europei – ha detto la presidente Tesei - non abbiamo avuto dubbi nell’indicare la Torre degli Sciri, sia per la sua attrattività turistica, sia per l’intervento urbano che riqualifica un’intera zona della città. L’attenzione che viene data alla Torre, grazie all’iniziativa odierna, si incastona perfettamente in quel quadro di promozione della nostra regione che stiamo portando avanti con mirate campagne di comunicazione, per far conoscere ancora di più il nostro territorio ai potenziali turisti e facilitare così la ripartenza in questo complicato periodo che stiamo vivendo dopo il covid. L'esempio di Castelluccio, con il record di visitatori di questi giorni, è un segnale di quanto sia attrattiva la nostra regione e ora vogliamo dimostrare che quando i finanziamenti sono ben utilizzati, come in questo caso, costituiscono un moltiplicatore per le conoscenza e l’economia ed è per questo importante che ciò che viene realizzato sia fruibile per la città e per chi vene a visitarla, così che possa essere concretamente vissuto”.

FOTO Da via dei Priori al cielo di Perugia: viaggio nella Torre degli Sciri

I LAVORI - I lavori di ristrutturazione, partiti nel 2011, hanno consentito il restauro della Torre che risale al XV secolo, il rifacimento della sottostante via dei Priori ed il recupero dell’ex Convento degli Sciri all’interno del quale sono stati realizzati - grazie all’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale (Ater) - dodici appartamenti destinati alle giovani coppie. Il progetto ha avuto un costo complessivo di 536 mila 394 euro di cui 368 mila 784 di risorse UE stanziate attraverso un finanziamento POR FESR 2007 - 2013. L’iniziativa è stata cofinanziata dal Comune di Perugia per la somma 167 mila 609 euro. “L’Umbria è la prima regione in cui ripartiamo con la campagna dopo il periodo Covid - ha detto Alessandra Cardaci, DG Regio della Commissione europea -. L’iniziativa qui realizzata, e che si articola in differenti modalità di promozione, costituisce uno degli esempi eccellenti di collaborazione tra Unione europea e istituzioni locali. L’obiettivo è di informare le comunità del ruolo che svolge l’Unione a livello territoriale. La Torre degli Sciri è simbolo della città di Perugia ed una importante meta turistica. La campagna - ha infine ricordato - iniziò nel 2018 con il coinvolgimento di 34 regioni e 5 Stati membri”.

IL SINDACO - Soddisfazione nelle parole del sindaco di Perugia “Siamo lieti della scelta illuminante che ha portato al recupero ed alla valorizzazione della Torre degli Sciri che è simbolo della città - ha detto Andrea Romizi -. È un monumento a cui siamo particolarmente legati perché è la sola torre superstite delle tanti presenti nel centro storico di Perugia in periodo medioevale. La campagna promossa dalla Commissione Europea è utile a far conoscere ai cittadini che cosa fa l’Europa e siamo orgogliosi che l’Umbria sia stata scelta insieme ad altre tre Regioni. Quanto realizzato è importante anche da un punto di vista urbanistico e sociale in una città che ha una forte vocazione turistica. Nei prossimi giorni -  ha aggiunto il primo cittadino - termineranno i lavori sulle scale mobili e a San Francesco al Prato e inizieranno quelli sulla cinta muraria della zona e nel Parcheggio Pelini”.

I 'CUSTODI' - Il compito di custodire questo monumento recuperato e di svelarne i segreti e la storia ai visitatori è ora dell'associzione Priori:  “Noi ci definiamo custodi della storia e della memoria di questo luogo - ha detto Carmen Valigi, tra i soci dell'associazione -. Come volontari cerchiamo di attrarre il pubblico sia con le aperture della Torre, a cui partecipano di volta in volta circa una trentina di turisti al giorno, che con eventi ad esse collegati. Sono stati 15 mila i visitatori che lo scorso anno hanno avuto accesso alla Torre. Agli interventi di recupero e rivitalizzazione realizzati con l’impegno della Unione Europea, di Regione e Comune di Perugia si aggiungono – ha concluso - il restauro delle Cappelline vicine alla Torre grazie al sostegno della Fondazione Cassa di risparmio di Perugia e di Ater”. L’Associazione dei Priori, che gestisce la Torre degli Sciri, garantirà  l’apertura al pubblico fino al 6 agosto 2020 nei giorni di venerdì e sabato (10,30-12,30 e 17,30-20)  e domenica (17,30 – 20,00).

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