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Covid, la denuncia degli studenti di medicina: "Noi obbligatoriamente in un ospedale in zona rossa senza vaccini"

L'Udu-Sinistra universitaria: "Continuiamo ad assistere a uno spiacevole silenzio da parte della Regione Umbria, che non ci ha mai risposto, nemmeno per spiegare la propria posizione sul tema"

Coronavirus e vaccino, c'è chi non rientra nel piano. A denunciarlo è l'Udu, con Stephano Cedirian, studente di Medicina all'ultimo anno: "Gli studenti tirocinanti, coloro che frequentano le strutture sanitarie per completare la propria formazione e, un domani, prendere in cura i pazienti, sono stati esclusi dalla campagna vaccinale della nostra regione. Parliamo di una quota di popolazione che frequenta gli spazi ospedalieri quotidianamente, al fianco degli operatori sanitari, esponendo sé stessi e i pazienti a un costante rischio di contagio". 

E ancora: "È fondamentale estendere la campagna vaccinale agli studenti. Essendo noi studenti tenuti a sostenere un tirocinio obbligatorio in reparto, tra l'altro in zona rossa, non solo vaccinarsi tutelerebbe la nostra salute ma, speranzosamente, potrebbe ridurre il rischio di trasmissione del virus ai nostri pazienti e ai nostri cari. Inoltre, in quanto futuri medici, è nostra prerogativa voler esser parte attiva nella costituzione dell'immunità di gruppo, unica soluzione per eradicare il SARS-CoV-2 dalla società. Per questo chiediamo di essere vaccinati insieme agli altri operatori sanitari con cui lavoriamo quotidianamente". 

Andrea Gidiucci, rappresentante degli studenti in Senato Accademico dell’UniPG e membro della Sinistra Universitaria – UdU Perugia, aggiunge: “In qualità di rappresentanti degli studenti abbiamo posto l'attenzione sul tema sin da subito. Già a fine dicembre 2020 abbiamo esposto la problematica alla Governance dell’Ateneo, ottenendo un immediato sostegno; in seguito abbiamo provveduto a inoltrare una serie di richieste ufficiali alle Aziende Ospedaliere di Perugia e Terni e alla Regione Umbria, anche con il tramite dell’Ateneo, per sensibilizzare le istituzioni competenti al tema e richiedere l’integrazione degli studenti tirocinanti e dei dottorandi di area medico-sanitaria nel piano regionale delle vaccinazioni anti Covid-19. A seguito di queste azioni di sollecito iniziate ormai da più di un mese, continuiamo ad assistere a uno spiacevole silenzio da parte della Regione, che non ci ha mai risposto, nemmeno per spiegare la propria posizione sul tema. Vogliamo dunque lanciare un ulteriore appello alla Presidente Tesei, all’assessore Coletto e al Direttore Dario: la pandemia ci ha mostrato quanto è importante investire sulla formazione dei futuri medici e professionisti sanitari, in Umbria ciò sta avvenendo in una condizione di forte rischio per l'intera comunità, interveniamo insieme per porre fine a questa situazione”.

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