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Coronavirus, scuola vietata agli studenti umbri in zona rossa: in campo anche il sindaco di Sansepolcro

Il primo cittadino Cornioli: "Ho contattato e scritto sia al Prefetto di Arezzo che al presidente della Regione Toscana: ritengo indispensabile siano loro a definire la questione"

Scende in campo anche il sindaco di Sansepolcro per cercare di risolvere la questione degli studenti umbri in zona rossa costretti a varcare i confini regionali nella Valtiberina dopo la decisione di vietare loro la didattica in presenza (poi rientrata almeno per il momento dopo le polemiche e su pressione della Regione Umbria) presa da alcuni istituti scolastici biturgensi.

"In seguito alle problematiche circa la frequenza di ragazzi provenienti dalla zona rossa istituita in Umbria nelle scuole di Sansepolcro - scrive il primo cittadino Mauro Cornioli -, nel rispetto del diritto all'istruzione e del diritto alla salute, si informa la cittadinanza e le famiglie che la questione travalica l'ambito e la competenza del Comune: è necessario che a livello regionale siano date indicazioni chiare. Ho personalmente contattato e scritto sia al Prefetto di Arezzo che al presidente della Regione Toscana perché ritengo indispensabile siano loro, come soggetti di livello superiore, a definire la questione. Appena sarà tutto definito, vi aggiornerò”.

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