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Usl Umbria 1 nel mirino dei sindacati: "Tagliate le ferie agli 'eroi'. Pronti allo stato di agitazione"

Da Fsi-Usae una lettera al commissario straordinario Pasqui e all'assessore regionale Coletto in rappresentanza del personale: "Revoca del provvedimento entro tre giorni. E servono nuove assunzioni"

C'è il taglio delle ferie estive nel mirino della Federazione Sindacati Indipendenti-Unione Sindacati Autonomi Europei, che hanno indirizzato una lettera al dottor Silvio Pasqui, commissario straordinario dell'Usl Umbria 1 e a Luca Coletto, asserrore alla Sanità della Regione Umbria. La richiesta dei rappresenanti è chiara: vogliono la revoca del provvedimento del 26 maggio con cui si riducono o si sospendono le ferie estive del personale. "Si incorre al mancato rispetto delle norme contrattuali e dei diritti costituzionalmente tutelati dei lavoratori - si legge nella lettera -, una lesione al diritto delle ferie annuali, con grave limite al diritto al riposo e al recupero delle proprie energie psicofisiche e alla cura delle proprie esigenze personali, così come previsto dalla Costituzione e codice Civile. Tale provvedimento è l’ennesima evidenza di una totale disorganizzazione e di una carenza di personale cronica che da tempo denunciamo".

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I 'tagli' previsti nel provvedimento lasciano l'amaro in bocca dopo gli sforzi compiuti durante la fase più acuta dell'emergenza coronavirus: "Tale condizione è insostenibile ed assolutamente irrispettosa nei riguardi di tutto il personale che, tra mille difficoltà e carenze croniche di organico, ha comunque garantito, con grande senso di responsabilità, soprattutto in questi ultimi mesi di eccezionale emergenza, un impegno straordinario con sacrifici enormi in termini di riposo e stress fisico ed emotivo che ha coinvolto inevitabilmente anche le loro famiglie. In così poco tempo gli 'eroi' così venivano definiti da tutti, sono stati improvvisamente dimenticati e abbandonati, tutte le promesse fatte sono state completamente disattese, nonostante abbiano dedicato intere giornate a lottare privi di dispositivi di protezione, rinunciando alle proprie famiglie, mettendo in pericolo la propria vita, lì sempre in prima linea senza mai indietreggiare".

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In virtù di quanto sopra descritto l'organizzazione sindacale chiede alla Regione di "provvedere urgentemente a nuove assunzioni in grado di sopperire alle evidenti mancanze che le caratterizzano, nel rispetto dei lavoratori e del loro stato di salute in grande affanno per la questione Covid 19. Inoltre se entro 3 giorni lavorativi tale provvedimento non sarà revocato, proclameremo lo stato di agitazione in tutti i presidi della Usl Umbria 1 e invieremo una denuncia/diffida presso l’Ispettorato del Lavoro, per le dovute sanzioni per il mancato smaltimento di ferie vecchie e ferie estive e il mancato riposo biologico con eventuale risarcimento del danno cagionato a tutto il personale".

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