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Ritorno a scuola: per evitare assembramenti, al "Volta" in aula 4 giorni a settimana e 1 si fa lezione online

Impossibile utilizzare la palestra e garantire i gruppi di lavoro di religione o di ore alternative, quindi lezioni da casa. Le regole per utilizzare il bar

La riapertura della scuola è sempre più vicina, tra timori, misurazioni della aule e piani di sicurezza. L’istituto Volta, uno dei più grandi della provincia di Perugia e con oltre 1.600 alunni e 288 persone tra docenti e personale Ata, ha deciso di svolgere lezioni in presenza quattro giorni a settimana e un giorno gli studenti faranno lezione online.

La decisione della dirigente scolastica Rita Coccia è il frutto dell’analisi di alcune situazioni contingenti: in primo luogo la necessità di non avere l’intero corpo studentesco e docenti in istituto nello stesso momento al fine di evitare assembramenti “eccessivi e pericolosi”; influisce anche il fatto che “per l’emergenza non è possibile utilizzare la palestra” e che “le ore di religione cattolica prevedono la costituzione di gruppi misti tra tutti gli studenti che optano per le attività alternative altamente sconsigliate per la gestione della sicurezza”.

Così è stato deciso che “un giorno alla settimana per 5 ore tutte le classi effettueranno la didattica digitale integrata” che riguarderanno gli insegnamenti di educazione fisica, religione o attività alternative, italiano, disegno e tecnologia, economia e matematica. Alcune lezioni saranno svolte anche nel pomeriggio.

Il piano della sicurezza, inoltre, ricorda di non andare a scuola se si ha la febbre, di indossare la mascherina per la protezione di naso e bocca, seguire le indicazioni date dalla scuola e rispettare la segnaletica (nel piano si indicano gli accessi e le uscite, gli orari per classe e i comportamenti da tenere in corridoio e luoghi comuni), mantenere sempre la distanza di 1 metro, evitare gli assembramenti e il contatto fisico con i compagni, lavare frequentemente le mani o usare gli appositi dispenser, evitare di toccare viso e mascherina.

Per evitare al minimo gli assembramenti è stato disposto che gli studenti e le studentesse, accedano alla scuola “dagli ingressi individuati secondo il principio di ingresso più vicino all’aula della prima ora, stesso principio sarà rispettato uscita più vicina all’ultima ora”.

Altro problema da risolvere è quello della gestione degli spazi del bar e della ricreazione. Essendo la scuola lontana da centri abitati non era pensabile eliminare l’angolo ristoro, sia per alunni sia per docenti. Il locale del bar, però, è stato ridotto per ricavare un’altra aula, quindi “potrà essere utilizzato solo nel rispetto del principio del distanziamento fisico di ameno 1 metro tra tutti gli utenti seduti o in piedi da 20 utenti contemporaneamente”, con divieto di sostare davanti all’atrio del bar.

Nel frattempo è stata disposta l’installazione di “distributori automatici per ogni piano riforniti ogni ora dal personale del bar”, mentre entro il 20 settembre “verrà resa nota la nuova organizzazione, sentiti la ditta che gestisce temporaneamente il servizio di ristoro e i rappresentanti degli studenti e dei genitori al consiglio di istituto”.

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