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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Coronavirus, ricetta medica via email o sms anche in Umbria: ecco come fare

Nuove disposizioni anche per le visite specialistiche, ambulatoriali e per l'assistenza integrativa

Per far fronte all’emergenza epidemiologica da Covid 2019, sono stati disposti provvedimenti adottati a carattere nazionale e regionale che consentono ai cittadini di ottenere dal proprio medico il 'numero di ricetta elettronica' senza più la necessità di ritirare fisicamente, e portare in farmacia, il promemoria cartaceo. Si tratta di un’ulteriore misura, come spiega il dipartimento assistenza farmaceutica dell'Usl Umbria2, che viene incontro alla necessità di limitare la circolazione dei cittadini e di arrestare i contagi del nuovo coronavirus, così come la gestione delle visite ambulatoriali e specialistiche.

RICETTE - Per quanto riguarda la ricettazione dei farmaci, la Regione ha dato indicazioni tecnico-operative relative al superamento del promemoria cartaceo della ricetta dematerializzata: anziché rilasciare all’assistito il promemoria cartaceo, il medico di base deve inviarlo tramite posta elettronica ordinaria (PEO) all’interessato in possesso di indirizzo email o posta elettronica certificata (PEC); ovvero via sms su cellulare. L’assistito una volta recatosi in farmacia, riferisce il numero di ricetta elettronica (NRE) e consegna la tessera sanitaria al farmacista per visualizzare la ricetta e procede alla dispensazione del farmaco. La stessa modalità viene applicata per la prescrizione dei farmaci per i quali era necessaria la ricetta 'rossa', i cosiddetti farmaci in DPC (distribuzione per conto ASL).

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PIANI TERAPEUTICI - Riguardo ai piani terapeutici, la validità di quelli web-based o cartacei già sottoscritti dai medici specialisti e che risultano in scadenza nei mesi di marzo e aprile sarà estesa - come inicato da una nota dell'Aifa (Agenzia italiana del farmaco)  -di 90 giorni a partire dal momento della scadenza. Alle singole Regioni si demandano però le modalità per contattare lo specialista qualora il paziente presenti peggioramento della patologia di base o intolleranza al trattamento in atto. La Regione Umbria aveva già dato indicazioni - attraverso l’emanazione di un “Piano Gestione attività territoriali-Emergenza Coronavirus”- di sostituire le visite specialistiche di controllo con contatti telefonici, concordati con i coordinatori degli ambulatori e gli specialisti: i 'back office' degli ambulatori medici devono provvedere ad avvisare i pazienti che il piano terapeutico verrà inviato al medico di medicina generale, previo invio telematico da parte dello specialista.

ASSISTENZA INTEGRATIVA - La ASL inoltre, ha disposto che le stesse misure di proroga di 90 giorni, adottate da Aifa relativamente ai piani terapeutici, siano estese anche alle autorizzazioni dei presidi di assistenza integrativa a partire dal 1 marzo fino al 31 maggio 2020. Il provvedimento riguarda i seguenti presidi: Celiachia, Colostomia, Ileostomia, Urostomia, Diabete, Fibrosi cistica, Incontinenza, Malattia metabolica congenita, nati da madri sieropositive HIV, Nefropatia, patologie da decubito/cutanee.

FARMACIE - In merito ai provvedimenti attuati rispetto alle farmacie territoriali, la Regione Umbria ha emesso una nota con la quale ha ritenuto opportuno “limitare alle sole farmacie rurali, la possibilità di svolgere il servizio a battenti chiusi, tenendo conto che tale tipologia di farmacie, spesso rappresenta l’unico presidio sanitario e con personale limitato”. In detta nota non si fa menzione delle farmacie urbane, alle quali è stato tuttavia comunicato dal dipartimento assistenza farmaceutica dell'Usl Umbria2 di adottare tutte le misure igienico sanitarie indicate.

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