Coronavirus, dalla Perugina seimila uova di Pasqua al Comune e alla Caritas
Il dono destinato ad associazioni che si occupano di sostegno e assistenza a giovani svantaggiati e all’istituto Serafico di Assisi
Una Pasqua senza le uova di cioccolato non è la stessa cosa, nemmeno in tempi di coronavirus. Ecco così che la Nestlè-Perugina ha deciso di donarne 6mila alla Caritas Diocesana, che le consegnerà a una trentina di associazioni perugine che si occupano del sostegno e dell’assistenza a soggetti (soprattutto giovani) con svantaggi, oltre che all’istituto Serafico di Assisi, mentre 180 uova sono state consegnate per la distribuzione direttamente al Comune di Perugia.
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Nella mattina dioggi (9 parile) ad accogliere l’arrivo dell’apprezzato dono presso la sede della Caritas Diocesana sono stati il sindaco perugino Andrea Romizi e il direttore della Caritas Giancarlo Pecetti. Il sindaco ha voluto "ringraziare sentitamente la Nestlè-Perugina per il gesto ricco di umanità ed altruismo evidenziando come per l’ennesima occasione si confermi lo stretto e storico legame tra l’azienda dolciaria e la città di Perugia. Particolare apprezzamento è dovuto al fatto che Nestlé-Perugina ha scelto di donare in un periodo di emergenza sanitaria che sta richiedendo a tutti i cittadini, soprattutto ai più giovani, grandi sacrifici. Le uova donate, in sostanza, consentiranno a tanti ragazzi di poter sorridere pur nella difficoltà guardando al futuro con un pizzico in più di rinnovato ottimismo".