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Coronavirus: Maksim il giovanissimo dj che fa cantare tutto il quartiere

L'Inno di Mameli, poi Rino Gaetano e le richieste che gli arrivano dai vicini di casa. Un lavoro di squadra che coinvolge tutta la famiglia: "La sera cerchiamo i brani per accontentare tutti"

Maksim fa una cosa semplicissima. Alle 18 esce sul terrazzo di casa, accende la console, collega il microfono e manda a tutto volume. Prima l'Inno d'Italia, poi Il Cielo è sempre più blu di Rino Gaetano, L'Italiano di Toto Cutugno, le canzoni che gli vengono richieste da una sempre più nutrita platea di affezionati ascoltatori. Molti non lo vedono neanche, lì nel terrazzo di casa in via Pergolesi, ma sentono la sua musica, applaudono e poi lo ringraziano. Gli scrivono via Facebook, per qualcuno è l'anonimo benefettatore che in giorni di indispensabile quarantena, regala qualche minuti di spensieratezza. 

"E mentre lui mette le canzoni, vediamo la gente che esce sul terrazzo, canta, balla e si abbraccia. È emozionante anche per noi" commenta mamma Sabrina a cui arrivano sempre più messaggi di ringraziamento e le richieste di canzoni, dediche, messaggi da rendere pubblici. 

Quando, il 17 marzo, l'appuntamento con il flashmob musicale è saltato, nel quartiere, sempre via social, si è diffusa un po' di preoccupazione. "Ma come? Non suona più? Oggi niente?". "C'è stato un problema tecnico con la consolle, ma papà Massimo ha risolto tutto" rassicura Sabrina. E, infatti, i giorni successivi tutto è tornato alla sua normalità, per quanto questo periodo possa essere normale.

Maksim ha 14 anni, frequenta la terza media. Adesso le lezioni, come per i suoi coetanei sono on line, poi il pomeriggio i compiti e, infine, la preparazione per l'esibizione. "Ho visto che lo facevano in altre città, ho pensato che potesse essere bello ripetere la stessa cosa anche qui. E, niente, ho cominciato":

Un ringraziamento, un saluto giorno dopo giorno sempre meno timido. Incoraggiato dalla risposta del suo "pubblico" e da una passione che coltiva da tempo: "Sì, sì mi piacerebbe fare il dj". E il primo palco è già pronto, tutti i giorni alle 18 in punto, il pubblico così vicino e così lontano allo stesso tempo, a cantare con Maksim e allontanare per un po' quel pensiero. Non è la cura, ma in qualche modo aiuta.

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