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Martedì, 19 Marzo 2024
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Coronavirus, il rapporto dell'Iss: nella seconda fase letalità al 2,4%, valori dell'Umbria tra i più bassi

Lo studio dell'Istituto Superiore di Sanità condotto utilizzando il 'Case Fatality Rate' (Cfr) standardizzato, che si basa solo sui casi confermati e tiene conto delle differenze demografiche

IL CONFRONTO CON L'EUROPA

I dati disaggregati per sesso, classe di età e fase epidemica, così come analizzati in questo rapporto, non sono disponibili per altri paesi Europei e pertanto non è metodologicamente corretto eseguire un confronto del CFR per paese. È comunque opportuno notare che i CFR standardizzati utilizzando la popolazione europea standard come riferimento sono risultati inferiori a quelli calcolati usando come riferimento la popolazione Italiana residente. Questo suggerisce che la struttura per età relativamente più anziana della popolazione Italiana possa spiegare in parte le eventuali differenze con gli altri Paesi.

L’unico confronto possibile a livello internazionale è basato sull’eccesso di mortalità registrato durante l’epidemia rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti. Le stime fornite da Eurostat riguardo la variazione percentuale dei decessi registrati nel periodo Febbraio-Ottobre 2020 rispetto a quelli registrati nello stesso periodo dei quattro anni precedenti mostrano come l’Italia, rispetto alla stima complessiva riferita ai 27 paesi membri dell’UE, abbia avuto, a eccezione della prima ondata epidemica, un eccesso di mortalità inferiore alla media Europea (13,1% vs 17,1% nel mese di ottobre).

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