rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità

Coronavirus e distanziamento sociale, l'impatto psicologico su bambini e adolescenti

Pubblichiamo l'intervento di Elisa Delvecchio, ricercatrice in Psicologia dinamica, e Claudia Mazzeschi, professoressa ordinaria di Psicologia clinica dell'Università degli Studi di Perugia

Pubblichiamo l'intervento di Elisa Delvecchio, ricercatrice in Psicologia dinamica, e Claudia Mazzeschi, professoressa ordinaria di Psicologia clinica dell'Università degli Studi di Perugia. 

***

“I bambini non sono estranei agli eventi stressanti.” Così affermano Garmezy e Masten che si sono dedicati allo studio delle possibili difficoltà che bambini e adolescenti si trovano a dover affrontare in situazioni critiche, ovvero di fronte ad avversità di ampia magnitudo, improvvise e che mettono a repentaglio la routine quotidiana e le ordinarie capacità di coping, di adattamento, degli individui, generando stress.

La pandemia di Covid-19 può essere definita come un evento critico, un evento stressante, che ha colpito bambini, giovani e adulti e anziani.

Le ricerche mediche mostrano che bambini e ragazzi sono meno coinvolti degli adulti dall’infezione causata dal SARS-CoV-2, risultando spesso asintomatici o con lievi sintomi. Tuttavia, sebbene a livello medico i bambini non sembrino essere “pazienti” a rischio, l’impatto del COVID-19 potrebbe avere un peso rilevante sul loro benessere psico-sociale.

Mentre gli adulti recepivano le nuove e progressive regole imposte dalla quarantena, le famiglie cercavano di ristrutturare in maniera rapida abitudini e stili di vita, con i bambini e gli adolescenti costretti a subire le limitazioni nel loro abituale modo di vivere, talvolta senza poterne capire a pieno il motivo. Basta feste di compleanno, basta partite di basket, calcio o rugby, basta lezioni di danza, basta uscite al parco, basta lezioni di spagnolo al pomeriggio e basta compiti a casa dell’amico.

Con grande rapidità la quotidianità di bambini e adolescenti è stata alterata imponendo interminabili ore a casa, con l’interfaccia del computer come compagno di banco o come mediatore di giochi fatti a distanza con gli amici lontani.

Questi cambiamenti, per alcuni bambini, potrebbero influire negativamente sul loro benessere psicologico e portare all’insorgenza di una serie di difficoltà, non solo ora, ma anche alla fine dell’emergenza e successivamente ad essa. Il ruolo dei genitori è fondamentale per osservare lo stato emotivo di bambini e adolescenti e per prestare attenzione ad eventuali mutamenti quali, ad esempio, variazioni nella qualità e quantità della nutrizione, del sonno, della concentrazione e dell’umore tra cui reazioni frequenti e/o prolungate di tristezza, nervosismo, pianto, rabbia, agitazione. Inoltre potrebbero insorgere alcuni disturbi fisici temporanei (es. male di pancia, di testa, di stomaco) in assenza di uno stato di malattia.

Queste manifestazioni spesso rappresentano le modalità con cui bambini e ragazzi tentano di far fronte ad un cambiamento significativo nella loro realtà quotidiana, che in genere hanno una durata limitata nel tempo ma che possono, in una minoranza di casi persistere più a lungo. Attività fatte insieme al bambino, come il gioco e il disegno possono costituirsi come importanti alleati per comprendere come si sente il bambino ed alleviare eventuali emozioni negative.

Per quanto riguarda gli adolescenti, l’isolamento sociale e la limitata autonomia, connessi a questa situazione stressante, sembrano essere elementi particolarmente impegnativi da fronteggiare. Inoltre, in virtù della loro più elevata consapevolezza di quanto sta accadendo e della minaccia che il COVID-19 può rappresenta per i genitori e i nonni, essi potrebbero essere maggiormente esposti ad ansia e preoccupazione che possono manifestare attraverso chiusura, tristezza, rabbia. Poter contare su adulti che sanno ascoltare, comprendere, tollerare e supportare con affetto queste reazioni è fondamentale per permettere all’adolescente di elaborare al meglio le limitazioni e le difficoltà del momento.

Soprattutto durante il verificarsi dell’evento, le reazioni di bambini e adolescenti, sono largamente influenzate dagli adulti più vicini, spesso i genitori, i quali, a loro volta, devono far fronte alle loro personali reazioni e preoccupazioni. I bambini infatti vivono e crescono dentro un sistema complesso, fatto di interazioni, relazioni e significati. I genitori e a seguire gli altri contesti di crescita, primo di tutti la scuola, concorrono alla costruzione del benessere dei minori. Per questo è necessario dedicare a questo ampio sistema un’attenzione speciale progettando oggi il presente di domani.

L’Università degli Studi di Perugia, in collaborazione con altre Università Europee, sta conducendo una ricerca sulle emozioni e sulle risorse di bambini, adolescenti e dei loro genitori, con l’obiettivo di approfondire e comprendere l’impatto psicologico di questo evento stressante, per supportare le reazioni attuali e progettare insieme il presente di domani.

Per partecipare alla ricerca cliccare qui: https://forms.gle/byQ8z1Ldo7mC5atv9

Per ulteriori informazioni o supporto scrivere a: progettoemozioni.emergenza@gmail.com

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Coronavirus e distanziamento sociale, l'impatto psicologico su bambini e adolescenti

PerugiaToday è in caricamento