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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Coronavirus, piante e fiori si possono vendere. Appello di Coldiretti: "Mercati e supermercati ne promuovano la vendita"

A anche in Umbria l'associazione lancia #balconifioriti. Agabiti: "Ottima notizia per imprese e cittadini"

Fiori e piante, si può fare. Lo conferma Coldiretti Umbria: “Abbiamo ottenuto finalmente il chiarimento dal Governo sul via libera alla vendita di piante e fiori in supermercati, mercati, punti vendita e vivai” conferma il presidente nazionale della Coldiretti Ettore Prandini che ha scritto una lettera al premier Giuseppe Conte nel sottolineare che sul sito del Governo è stata pubblicata la Faq nella quale si precisa che “la vendita di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti, ammendanti e di altri prodotti simili è consentita”.

Nella nota - sottolinea la Coldiretti - si precisa che “l’art. 1, comma 1, lettera f), del Dpcm del 22 marzo 2020 ammette espressamente l’attività di produzione, trasporto e commercializzazione di “prodotti agricoli”, consentendo quindi la vendita anche al dettaglio di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti etc.. Peraltro - continua il testo - tale attività rientra fra quelle produttive e commerciali specificamente comprese nell’allegato 1 dello stesso Dpcm “coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali”, con codice ATECO “0.1.”, per le quali è ammessa sia la produzione sia la commercializzazione. Deve conseguentemente considerarsi ammessa - si conclude - l’apertura dei punti di vendita di tali prodotti, ma in ogni caso essa dovrà essere organizzata in modo da assicurare il puntuale rispetto delle norme sanitarie in vigore”.

"Una grande notizia anche per le imprese agricole umbre del settore - sottolinea il presidente regionale Coldiretti, Albano Agabiti - ma anche per tanti cittadini che in questo periodo dell’anno valorizzano produzioni emblema del legame con l’ambiente e della qualità della vita. Fiori o piante da curare nel balcone e nel giardino che non solo rendono più belli i luoghi in cui viviamo, ma specie in questi giorni difficili, assumono anche quella funzione antistress confermata da numerosi studi. Lanciamo anche dall’Umbria quindi - aggiunge Agabiti - un appello alla grande distribuzione, ai mercati e a tutti i punti vendita aperti, affinché promuovano la vendita di fiori e piante Made in Italy, con l’invito a tutti gli italiani a metterle nei propri giardini, orti e balconi come segno benaugurante della primavera che segna il momento del risveglio con la mobilitazione #balconifioriti".

Si tratta di un risultato importante poiché - continua Coldiretti - senza fiori e piante sono a rischio 27mila imprese con 2,5 miliardi di fatturato che ora si trovano in gravissime difficoltà con il divieto di cerimonie come battesimi, matrimoni, lauree e funerali e le difficoltà alle esportazioni dove l’Italia ha svolto fino ad ora un ruolo di leader nel mondo.

Il risultato dell’emergenza con il blocco delle vendite è stato quasi un miliardo di fiori e piante appassiti e distrutti nei vivai in Italia dove  - riferisce Coldiretti - sono crollati gli acquisti di fiori recisi, di fronde e fiori in vaso, le produzioni tipiche della primavera e si sono fermate anche le vendite e l’export di alberature e cespugli, in un periodo in cui per molte aziende si realizza oltre il 75% del fatturato annuale, grazie ai tanti appassionati dal pollice verde che con l’aprirsi della stagione riempiono di piante e fiori case, balconi e giardini. Nel pieno rispetto di tutte le disposizioni sulle restrizioni per contenere il contagio i vivai continuano a lavorare per garantire la massima qualità di piante e fiori italiani e - conclude Coldiretti - si stanno organizzando per fare consegne a domicilio, con contatti per telefono o mail, per consentire agli italiani di restare a casa senza rinunciare all’emozione di stare a contatto con la natura.

 

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