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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Fase 2, vertice in Prefettura per la ripartenza. Nella provincia di Perugia 2.500 aziende hanno proseguito a produrre

Al centro della seduta del Comitato per l'ordine e la sicurezza le nuove disposizioni del Governo in vista del 4 maggio

Fase 2 al centro della riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza. Ripartire, ma secondo quali criteri e con quali precazioni, tra la necessità di rimettersi in moto e quella di garantire la massima sicurezza per gli addetti.

Con il prefetto Claudio Sgaraglia, hanno preso parte all'incontro, oltre ai vertici provinciali delle forze di polizia e dei vigili del fuoco, la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, il presidente della Provincia di Perugia, Luciano Bacchetta, il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, il presidente della Camera di Commercio, Giorgio Mencaroni, la direttrice dell’Ispettorato territoriale del lavoro, Alessandra Biribanti, il presidente di Confindustria Umbria, Antonio Alunni e il direttore della Cna Umbria, Roberto Giannangeli.
Nel corso dell’incontro, è stato effettuato un primo esame delle questioni riguardanti l’avvio della Fase 2 conseguente all’emergenza covid-19, alla luce della necessità di garantirne la piena legalità, mettendo insieme, e al meglio, le esigenze degli operatori economici con quelle della salvaguardia della sicurezza dei lavoratori e della tutela della salute pubblica.
Il prefetto Sgaraglia - rende noto la Prefettura - si è soffermato, quindi, sulle principali novità introdotte con il nuovo decreto, nonché sulla recentissima nota interministeriale riguardante le “attività di rilevanza strategica per l’economia nazionale”.
Il prefetto ha richiamato l’interpretazione per la quale è possibile proseguire, da subito, "previa comunicazione alla Prefettura", non solo le attività ricomprese nella disciplina del Golden Power, ma anche quelle attività produttive orientate in modo prevalente all’esportazione. Ad esse si aggiungono quelle del settore delle costruzioni, relative all’edilizia residenziale pubblica, scolastica e penitenziaria o riguardanti gli interventi di difesa dal rischio del dissesto idrogeologico.
Questo, ovviamente, nel rispetto delle regole precauzionali, con specifico riferimento ai Protocolli di regolamentazione per il contrasto ed il contenimento della diffusione del coronavirus negli ambienti di lavoro e nei cantieri, sottoscritti il 24 aprile
Il prefetto, nell’illustrare le attività svolte nell’attuale fase emergenziale, ha precisato che le comunicazioni pervenute dalle imprese che hanno proseguito la propria attività sono, ad oggi, circa 2.500, la gran parte delle quali già definite.
Ha, poi, puntualizzato che da subito le aziende, le cui attività riprenderanno a partire dal prossimo 4 maggio, potranno svolgere le operazioni propedeutiche alla riapertura degli impianti.
È stata, inoltre, evidenziata l'esigenza di assicurare il rispetto di tutte le regole di sicurezza, previste nei Protocolli.
Particolare attenzione è stata anche dedicata all’attività di monitoraggio e di controllo nei luoghi di lavoro, in cui fondamentale risulterà il coordinamento dei vari Uffici competenti.

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