Fase 2, dal 15 giugno via a cinema e spettacoli dal vivo: ecco come funzionerà
In un documento allegato al Dpcm del 17 maggio che 'libera' le aperture sono elencate le 13 regole per gestori, organizzatori, artisti, maestranze e spettatori
Con il Dpcm del 17 maggio emanato dal Governo Conte è scattata la vera Fase 2 dell'emergenza coronavirus, con il via libera alla ripartenza dopo il lungo 'lockdown'. Via libera così alle riaperture di negozi, bar, ristoranti e servizi alla persona anche in Umbria, dove la presidente Donatella Tesei ha firmato l'apposita ordinanza proprio ieri sera (17 maggio), subito dopo il decreto del presidente del consiglio.
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Un decreto che regola anche la ripartenza degli "spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto", che "restano sospesi fino al 14 giugno 2020" ma "dal 15 giugno 2020, detti spettacoli sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori, con il numero massimo di 1000 spettatori per spettacoli all’aperto e di 200 persone per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala".
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Il Governo lascia comunque alle Regioni e alle Province autonome la facoltà di stabilire una diversa data, in relazione all’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori. L’attività degli spettacoli è organizzata secondo le linee guida raccolte all’allegato 9 del Dpcm. "Restano sospesi - si legge ancora nel Dpcm - gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni di cui alla presente lettera; restano comunque sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, le fiere e i congressi".
Ecco le 13 regole per spettacoli dal vivo e cinema (Allegato 9 del Dpcm 17 maggio 2020)
1. Mantenimento del distanziamento interpersonale, anche tra gli artisti.
2. Misurazione della temperatura corporea agli spettatori, agli artisti, alle maestranze e a ogni altro lavoratore nel luogo dove si tiene lo spettacolo, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore a 37,5 °C.
3. Utilizzo obbligatorio di mascherine anche di comunità per gli spettatori.
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