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Coronavirus e nuovo Dpcm, il ministro Speranza: "Non possiamo allentare le misure"

Il Ministro: "Nella scrittura del prossimo Dpcm, che sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile, deve essere sempre il principio di tutela e salvaguardia del diritto fondamentale alla salute"

 “Siamo all'ultimo miglio, ad un passaggio delicato e decisivo per vincere, finalmente, questa lunga e difficile battaglia che stiamo conducendo da mesi. Adesso, ancor più che in altre fasi dell'emergenza, serve uno sforzo unitario e una leale collaborazione, a Roma come in tutte le Regioni”. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, è intervenuto in Parlamento, prima al Senato e poi alla Camera, per fornire il punto della situazione dell'emergenza coronavirus in Italia. E per il prossimo Dpcm che il nuovo Governo Draghi varerà per arginare il Covid-19. 

“Argineremo il virus, grazie alla scienza e grazie al lavoro quotidiano del nostro personale sanitario, che non smetteremo mai di ringraziare per il lavoro instancabile che svolge ogni giorno - ha sottolineato Speranza - . Il Covid-19, con il progressivo aumento delle consegne dei vaccini, è destinato ad essere arginato. Non è una frase retorica, priva di fondamento, continuare ad affermare che, finalmente, vediamo la luce in fondo al tunnel”.

Il Ministro ha anche evidenziato che, nell’attuale situazione epidemiologica, “non possiamo assolutamente abbassare la guardia. Non ci sono oggi le condizioni epidemiologiche per allentare le misure di contrasto alla pandemia. Quello che esprimo è una valutazione condivisa, supportata dai nostri scienziati, dall'Istituto superiore di sanità, dal Consiglio superiore di sanità e dal nostro Comitato tecnico scientifico”. 

Per quanto riguarda il nuovo Dpcm "dovremo verificare, passo dopo passo – ha detto Speranza - se le misure siano adeguate a fronteggiare la situazione che va delineandosi. La bussola, per me, nella scrittura del prossimo Dpcm, che sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile, deve essere sempre il principio di tutela e salvaguardia del diritto fondamentale alla salute, come sancito dalla nostra Costituzione, all'articolo 32". Per il Ministro "Nella battaglia a questo virus, che ci ha colpito così duramente, non dobbiamo avere esitazioni: limitare la diffusione del contagio fino a quando, con la campagna di vaccinazione, non argineremo definitivamente il Covid e le sue varianti, è il presupposto indispensabile per tornare a far crescere in modo stabile e sostenibile il nostro Paese. La vittoria sanitaria è la prima e indispensabile mattonella per far ripartire davvero l'Italia: non ci può essere vera crescita, senza sicurezza sanitaria. Accelerare la campagna di vaccinazione è, anche in questo senso, l'obiettivo fondamentale che dobbiamo e vogliamo perseguire, per sconfiggere nei tempi più rapidi possibili il Covid".

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