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Coronavirus, l'allarme dei commercialisti: "Dalla crisi terreno fertile per lo sviluppo di attività criminali"

Webinar sulle ‘segnalazioni sospette’ organizzato dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili della Provincia di Perugia, in collaborazione con il Comando regionale dell’Umbria della Guardia di Finanza

Il punto della situazione in piena emergenza coronavirus, in vista del futuro. Perché il problema, spiega il presidente dell'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili della Provincia di Perugia, "il quadro economico che ci attendiamo per i prossimi mesi potrebbe rappresentare un terreno fertile per lo sviluppo di attività criminali, anche a causa dei fabbisogni finanziari crescenti delle nostre imprese che non potranno essere pienamente soddisfatti dal sistema bancario. Ciò impone, da parte nostra, massima attenzione oltre all’impegno a informare le autorità competenti, attraverso appositi strumenti definiti dalla normativa, qualora lo ritenessimo necessario". Da qui la stretta collaborazione - che va avanti da anni - con la Guardia di Finanza diventa ancora più importante.

Si è tenuto lo scorso 27 maggio il webinair organizzato dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili della Provincia di Perugia, in collaborazione con il Comando regionale dell’Umbria della Guardia di Finanza, sul tema delle segnalazioni di operazioni sospette nell’ambito della normativa dell’antiriciclaggio.

Il convegno, moderato dal presidente dell’Ordine Andrea Nasini, ha visto la partecipazione del Comandante regionale della Guardia di Finanza, generale Benedetto Lipari, il quale, ha espresso vivo apprezzamento per l’iniziativa, ribadendo l’importanza del ruolo dei commercialisti nell’attività finalizzata al contrasto dei reati finanziari, oltre alla necessità di mantenere un costante rapporto di collaborazione fra Ordine e Guardia di Finanza, anche attraverso occasioni di approfondimento e di confronto quali l’odierna iniziativa. “Sono molto soddisfatto per l’andamento dei lavori – afferma il Presidente Nasini – e particolarmente grato alla Guardia di Finanza per la disponibilità e la collaborazione ricevuta. Per noi costituisce un chiaro segnale di apprezzamento per la nostra professione".

Il convegno si è articolato intorno a uno dei principali pilastri della normativa antiriciclaggio, gli ‘Obblighi di segnalazione’, di cui al Decreto legislativo 231/2007 che demandati, per quanto di loro competenza, ai commercialisti, costituiscono un presidio fondamentale nella prevenzione e nel contrasto del fenomeno del riciclaggio, come è stato sottolineato dai relatori nei loro interventi, e la sinergia con le Autorità di controllo e vigilanza è elemento di efficacia nell’applicazione della normativa. Particolare attenzione è stata rivolta alle importanti novità introdotte dal legislatore italiano, in seguito alle IV e V direttive Ue.

La prima relazione, a cura del maggiore Enrico Fiorenza, comandante del  gruppo Tutela Economia del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Perugia della Guardia di Finanza, è stata incentrata sulle procedure di segnalazione delle operazioni sospette. A seguire il dottor Alfonso Gargano ha illustrato i casi in cui si incorre nella violazione dell’uso del contante.

Ha concluso i lavori l’avvocato Giancarlo Viti, approfondendo gli aspetti sanzionatori relativi alle  ultime novità in materia, in particolare sulle misure proporzionate e dissuasive.

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