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Coronavirus, la Cgil di Perugia scrive al Comune: "Potenziare i servizi per i senzatetto"

Il sindacato: "Chiediamo da subito che si riapra la struttura a bassa soglia in via Romana per accogliere chi non ha una dimora fissa e vive in strada"

Una lettera al Comune di Perugia e al sindaco Andrea Romizi per aiutare gli ultimi nell'emergenza coronavirus. “Con la presente – scrive per il sindacato Vanda Scarpelli, della segreteria provinciale della Cgil di Perugia - chiediamo di conoscere se e come tali servizi sono presenti e sono stati rafforzati. In particolare chiediamo da subito che si riapra la struttura a bassa soglia in via Romana per accogliere chi non ha una dimora fissa e vive in strada. La situazione attuale, infatti, impone tra le altre cose anche misure stringenti di igiene personale, difficili da rispettare per chi vive senza fissa dimora e senza strutture di accoglienza”.

Per la Cgil sarebbe "sbagliato e dannoso attendere situazioni climatiche estreme per poter riaprire la struttura a bassa soglia". E ancora: "Un posto dove poter dormire e fruire di pasti caldi garantisce una risposta dignitosa a chi vive ai margini della società e diventa in questa fase anche azione di prevenzione sociale e sanitaria", insiste Scarpelli. "Conosciamo alcune azioni significative messe in campo dal volontariato, riteniamo fondamentale tuttavia che il Comune si faccia promotore di interventi di sostegno e di aiuti concreti verso le fasce più deboli della popolazione, anche ipotizzando, in questo periodo, luoghi di accoglienza dove poter sostare o dimorare temporaneamente in piena sicurezza", conclude la lettera.

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