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Contributi per l'affitto, 4 milioni ai Comuni dell'Umbria: ecco come fare domanda e i requisiti

Dalla Giunta regionale ok alla delibera che assegna le risorse arrivate dal Fondo Nazionale, l'assessore Melasecche: "Destinate a sostenere i nuclei familiari che si trovano in difficoltà economica"

Più di 4 milioni di euro a sostegno delle famiglie meno abbienti sotto forma di contributi per l'affitto. Sono quelli che saranno messi a disposizione dalla Regione ai 92 comuni umbri che "entro il prossimo 15 ottobre - spiega l'assessore regionale Enrico Melasecche - dovranno emanare i bandi necessari per la formazione delle graduatorie che consentiranno la concessione dei contributi previsti dal Fondo Nazionale per l'accesso alle abitazioni in locazione per il 2021”.

Si tratta dei soldi previsti dal decreto del Ministro delle infrastrutture e della Mobilità sostenibile del 19 luglio scorso, collegato anche alle misure urgenti e straordinarie connesse all'emergenza coronavirus, che ha stabilito la ripartizione tra le Regioni della disponibilità del Fondo Nazionale. All'Umbria sono andati 4.081.184,85 euro "ai quali - spiega ancora Melasecche - vanno ad aggiungersi ulteriori 108.731,19 disponibili da parte della Regione per un totale di  4.189.916,04 euro. Questi contributi sono destinati a sostenere i nuclei familiari in affitto che si trovano in difficoltà economica, anche a seguito dell’emergenza coronavirus, e che corrispondono canoni di locazione eccessivamente onerosi rispetto al reddito percepito".

I REQUISITI RICHIESTI:

I Comuni definiscono la graduatoria tra i beneficiari in possesso dei requisiti previsti dalla normativa sull’edilizia sociale:

- cittadinanza italiana o di un paese dell’Unione europea o extracomunitario in regola con le vigenti norme sull’immigrazione
- residenza e/o attività lavorativa in Umbria
- possesso di un regolare contratto di locazione registrato
- titolarità di un qualsiasi reddito
- non titolarità del diritto di proprietà su un alloggio adeguato alle esigenze del nucleo familiare

Inoltre, novità assoluta di questa edizione dei bandi è l’introduzione dell’ISEE quale strumento di misurazione della capacità reddituale dei beneficiari; tale strumento consentirà a coloro che hanno subito riduzioni di reddito importanti riconducibili anche all’emergenza epidemiologica da Covid-19 di accedere ai contributi sugli affitti mediante la presentazione dell’ISEE corrente.

 “I Comuni - aggiunge Melasecche - ripartiranno la somma assegnata tra i beneficiari idonei predisponendo due graduatorie: nella prima sono ricompresi coloro che presentano un ISEE, ordinario o corrente, con valore non superiore a quello di due pensioni minime INPS; nella seconda, invece, sono presi in considerazione i beneficiari con ISEE che supera i predetti limiti. Il contributo massimo concedibile a ciascun nucleo familiare richiedente ammonta a 3.000 euro per coloro che sono collocati nella prima graduatoria e a 2.300 euro per quelli ricompresi nella seconda graduatoria. In ogni caso l’ISEE massimo consentito per accedere ai contributi non può essere superiore a 30.000 euro”.

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