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Aumenti e bonus nel settore socio-sanitario con il nuovo contratto collettivo Anaste

In Umbria sono interessati circa 250 lavoratori nel settore dell'assistenza

Dopo mesi di estenuanti trattative, caratterizzate dalle difficoltà finanziarie delle R.S.A. e dalla crisi del comparto, si è finalmente giunti al rinnovo del Contratto Collettivo Anaste. In Umbria sono interessati circa 250 lavoratori.

"Un atto di coraggio – dichiara il segretario nazionale SNALV Confsal, Maria Mamone – in un momento critico per il settore socio-sanitario-assistenziale: i lavoratori ricevono ancora stipendi bassissimi ed i loro turni sono massacranti. Abbiamo fatto il possibile nell’impossibile, portando i livelli retributivi sopra la media del settore. Ma adesso occorre l’impegno serio della politica: questo comparto non può essere considerato di Serie B ed i lavoratori devono avere la stessa dignità dei colleghi del pubblico impiego".

Il Contratto Collettivo ha previsto un aumento medio retributivo di 40 euro a partire da gennaio 2023. I lavoratori, inoltre, riceveranno ulteriori 300 euro, in quindici rate mensili di 20 euro a titolo di una tantum.

Aumento cospicuo dell’indennità degli infermieri (che passa da 37 a 155 euro mensili) e miglioramento complessivo della parte normativa.

Confermata l'assistenza integrativa e molte le novità per orari di lavoro, tempi di vestizione, compensazioni di orari, malattia e infortuni.

Qui è possibile visualizzare la scheda di approfondimento sulle principali modifiche del CCNL.

"Dopo anni di lotte siamo riusciti a livello nazionale a raggiungere obiettivi importanti per tutto il  settore che rientra nel Ccnl Anaste" è quanto affermato con soddisfazione da Alessandro Luigi Appella, segretario regionale Snalv Confsal Umbria.

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