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INVIATO CITTADINO Concertone di Capodanno di Rai Uno: prova provata della maturità di Perugia

Un evento che ha dimostrato capacità organizzativa e risposte adeguate da parte della città

Concertone. Prova provata della maturità di Perugia. E dei tanto bistrattati giovani. Le reazioni dei commercianti. I mugugni dei residenti.

Un evento che ha dimostrato capacità organizzativa e risposte adeguate da parte della città. Non senza qualche lamentela dei residenti nell’acropoli. Qualche disagio era previsto e rientrava nella sfera dell’inevitabile. Del costo da pagare, in considerazione della movimentazione di mezzi e attrezzature indispensabili per la realizzazione del mega evento. Ma il gioco, come s’è visto, valeva la candela. Almeno a giudicare dai resoconti, ancora provvisori, ma inequivoci, degli operatori economici.

I COMMERCIANTI. Oltre alle attività ricettive, non c’è commerciante che non abbia rilevato un incremento del lavoro. Su base statistica, non a chiacchiere. Insomma, smentendo il detto perugino “l lagno è libero”, di commercianti che si lamentino non c’è traccia. C’è chi dice: “Di eventi così ce ne vorrebbero cinque o sei l’anno”.

L’ACROPOLI SCOPERTA DA TANTI PERUGINI. Può sembrare ridicolo, ma ci si accorge che c’è gente che non frequenta l’acropoli da anni. Insomma: non trova sufficienti ragioni per salire in centro. Non è un caso che i ragazzi del Ponte o di San Sisto dicano “gimo a Perugia”, quasi fosse una realtà diversa dalla propria. Sta di fatto che una commerciante del centro si è sentita chiedere da quando è stato aperto il suo negozio, attivo… da anni.

ASPETTANDO UMBRIA JAZZ. Grande attesa e riflettori puntati sul cinquantennale di Umbria Jazz che promette presenze da urlo. Ma intanto si sente il vuoto dei mesi a venire. Dicono: “Bene le manifestazioni come il Festival del Giornalismo o la Sagra Musicale, che qualificano l’offerta culturale ma non trascinano le folle”. Insomma: occorrono eventi locomotiva. E tocca inventarseli, prevederli, investirci.

Il BILANCIO SU ORDINE PUBBLICO e reazioni della folla che si è rovesciata sull’acropoli: altamente positivo. Coinvolgimento attivo sì, ma niente disordini. Grazie anche a controlli cortesi, ma fermi. Niente intemperanze, ma accettazione pacifica delle regole.

I GIOVANI. Le presenze giovanili erano dominanti, ma non esclusive. Insomma, lo spettacolo è stato trasversale alle generazioni. Anzi: l’età media degli artisti era orientata più alla maturità che al giovanilismo. Apprezzabile il comportamento dei giovani. Niente eccessi né matterie. Entusiasmo contenuto. C’è chi li ha visti girare per l’acropoli fino alle 6 del mattino, ma niente follie, né schiamazzi.

ONORE ALLA GESENU. Quanto alla pulizia della città, chi ha avuto modo di frequentarla già di primo mattino l’ha trovata in ordine. Segno di un piano efficiente e di una operatività esemplare.

UN ESEMPIO DI RESPONSABILITÀ. Nella tarda mattinata di ieri, al parcheggio del Mercato, si è vista più d’una vettura coi cristalli coperti. Ci è stato segnalato che in quelle macchine stavano dormendo dei giovani che avevano tirato tardi. Mi pare un segno di maturità quello di riposarsi, anziché avventurarsi in un viaggio di ritorno in preda alla stanchezza. Alla faccia di chi sostiene che i giovani sono irresponsabili.

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