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Il Comune di Perugia scende in campo contro il disagio giovanile, ecco il progetto "Ottavo segno"

Il vice sindaco Gianluca Tuderi: “È nostro dovere che ogni bambino sia messo nelle condizioni migliori per crescere, svilupparsi, affrontare gli stress di ogni giorno"

Il Comune scende in campo contro il disagio dei giovanissimi. E non è certo un caso che il progetto parta dopo un difficile anno alle prese con la pandemia con cui anche i ragazzi si sono dovuti confrontare. Ieri la giunta ha dato il via libera, su proposta del vice sindaco Gianluca Tuderi, alla partecipazione dell’ente al Fondo nazionale per le Politiche giovanili, con il progetto denominato “Ottavo Segno” e finalizzato a sostenere il percorso di crescita degli adolescenti con particolare riferimento alla fascia di età 14-19 anni.

“È nostro dovere -ha precisato Tuteri- che ogni bambino sia messo nelle condizioni migliori per crescere, svilupparsi, affrontare gli stress di ogni giorno”. Il progetto prevede la rilevazione delle necessità attraverso la somministrazione di un apposito questionario (pediatric symptom checklist) agli studenti degli istituti superiori e, sulla base dei risultati evidenziati, la realizzazione di interventi diretti di prevenzione del disagio anche con colloqui individuali e di gruppo con formatori e psicologi. Infine, percorsi formativi per personale sanitario e scolastico e per gli operatori direttamente a contatto con gli adolescenti, per aggiornare e arricchire gli strumenti, le modalità di approccio a disposizione per l’individuazione e l’intervento in caso di disagio giovanile, sia in presenza che on-line.

“Il titolo del progetto -ha specificato il vice sindaco- vuole sottolineare che, oltre ai sette segni vitali che tradizionalmente si valutano nei bambini e negli adolescenti, per definire la vitalità (ritmo cardiaco e respiratorio, temperatura corporea, pressione arteriosa, peso, altezza e BMI) è opportuno e urgente aggiungere anche lo stato psicologico: il cosiddetto “funzionamento”. La sua valutazione - è irrinunciabile per misurare il benessere emotivo dell’adolescente e la sua capacità di affrontare, elaborare e contenere in maniera adeguata le difficoltà che la vita quotidiana gli impone”. 

Il Comune di Perugia -ha concluso- intende realizzare questo studio, che per la prima volta viene attuato da un’amministrazione comunale, nella consapevolezza di quanto i nostri ragazzi, oggi più che mai, si trovino ad affrontare molteplici difficoltà, non ultime quelle create dalla pandemia.”

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