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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Comune di Perugia, tariffe Tari 2021 approvate a maggioranza

Il Consiglio comunale di Perugia ha approvato con 19 voti a favore e 11 contrari le tariffe Tari per l’anno 2021

Il Consiglio comunale di Perugia ha approvato con 19 voti a favore e 11 contrari le tariffe Tari per l’anno 2021.

"Come prevede la normativa in vigore – ha spiegato l’assessore Cristina Bertinelli–  con delibera del 18 giugno del 2021, il Piano Economico Finanziario 2021 relativo alla gestione del servizio rifiuti sul territorio del Comune di Perugia è stato validato e approvato con deliberazione dell’Assemblea dei Sindaci dell’AURI nella seduta del 22/06/2021; il pef è stato poi approvato anche da Arera".

Dal Piano Finanziario, per l’anno 2021, ha aggiunto l'assessore, "risulta che il totale delle entrate tariffarie di riferimento per il servizio integrato di gestione dei rifiuti nel Comune di Perugia è pari a 49.664.706 euro, di cui 38.691.393 (componenti fissi) euro e 10.373.313 euro  (componenti variabili). Va ricordato che l’importo da coprire con la tariffa comprende tutti i costi connessi con il servizio di gestione dei rifiuti urbani. Il piano finanziario risulta in linea con quello relativo all’anno 2020 con lieve scostamento al ribasso".

E ancora: "Rispetto alla cifra totale di oltre 49 milioni, per la determinazione della somma finale del costo del servizio da coprire con le tariffe tari è stato necessario sottrarre alcune voci relative ai contributi Miur per le istituzioni scolastiche, recupero evasione, fondi riservati dal Governo nazionale, ecc. Ciò determina un costo finale del servizio di 46,9 milioni, di cui 37,1 per la parte fissa e 9,7 per la parte variabile".

L'assessore ha sottolineato che "La ripartizione dei costi tra utenze domestiche e non domestiche è stato ripartito secondo le metodologie precedenti: 58,06% utenze domestiche, 41,94% utenze non domestiche. Le tariffe sono sostanzialmente in linea con quelle del 2020 e tengono conto delle agevolazioni previste per l’emergenza pandemica". Per quanto riguarda le agevolazioni per il disagio ambientale "sono riconosciute tenendo anche conto della somma disponibile per le agevolazioni, che per l’anno 2021 risulta indicativamente pari a 150.000 euro, in crescita rispetto ai 110mila euro previsti nel 2020, con una riduzione per le utenze domestiche in fascia rossa pari al 60% per le aree interessate dall’impianto di Ponte Rio, 45% per quelle limitrofe all’impianto di Pietramelina e di Borgogiglione e con una riduzione per le utenze domestiche in fascia arancione rispettivamente pari al 40 e al 20% per le medesime zone, con un incremento del 10% rispetto al 2020. Confermate, inoltre, rispetto al 2020 le percentuali di riduzione per la produzione di rifiuti urbani avviati a riciclo, i massimali (35euro) ed i coefficienti di ponderazione qualitativa". 

Le tariffe sono state approvate a maggiornaza, con il voto contrario delle opposizioni.

Il consigliere del Pd Francesco Zuccherini ha sottolineato che "il servizio di gestione dei rifiuti non risulta in linea con il costo elevato del servizio, sollevando continue proteste e segnalazioni da parte dei cittadini". Per Zuccherini, inoltre, "occorre evidenziare che se le tariffe 2021 sono in linea con il 2020, le stesse erano state comunque incrementate in maniera rilevante nel 2019". Il consigliere ha, infine, "ribadito alcune perplessità sulle modalità di calcolo della tariffa e sul tema della mancata riscossione, le cui conseguenze si ripercuotono inevitabilmente nelle tariffe".

La capogruppo M5S Tizi ha, invece, messo in evidenza ancora una volta la necessità di una diversa politica sul tema, ricordando come esso sia stato al centro della campagna elettorale del sindaco. “I cittadini -ha spiegato- stanno chiedendo un cambio di passo perché sono stufi di tariffe così alte per un servizio che non è all’altezza. Quello che manca è la tariffa puntuale, di cui si parla e basta, mentre si dovrebbe puntare su politiche diverse, che prevedano anche il riuso e il riciclo dei rifiuti, intesi come risorsa, così che la città possa averne notevoli vantaggi anche dal punto di vista della tariffazione.”

Nella discussione è intervenuto anche l’assessore all’ambiente Numerini, a precisare alcuni punti del dibattito. In primo luogo, ha tenuto a ricordare che "le modalità di calcolo della tariffa e quindi di costruzione del Pef non si basano più sul rapporto gestore - Comune, ma vedono l’intervento di Auri che valida il pef stesso e di Arera che lo approva sulla base di normative ben precise".
Sul tema del servizio, inoltre, l’assessore ha rivendicato "il miglioramento della qualità, pur permanendo alcune criticità", e ha precisato che "il costo del servizio stesso è legato anche a una situazione regionale, relativa in particolare al sistema impiantistico, per cui anche Perugia ha la necessità di portare fuori regione i rifiuti, con un conseguente aumento dei costi e, quindi, delle tariffe".

"Nel corso di questi anni, a partire dal 2014 -ha aggiunto- abbiamo inserito servizi finalizzati a migliorare la qualità e la quantità dei rifiuti, (aumento e potenziamento dello spazzamento stradale, progetto della città compatta, raccoglincentro, sistema delle campane) e abbiamo portato la percentuale della raccolta differenziata al 71%, al di sopra della media regionale che è al 66%, con una buona quantità di riciclo. Sulla tariffa puntuale -ha concluso- confermo che essa sia obiettivo dell’amministrazione comunale e infatti i miglioramenti vanno tutti in questa direzione, ma dobbiamo tenere conto delle peculiarità del nostro territorio comunale, in conseguenza delle quali la tariffa puntuale rappresenta comunque un costo elevato su cui è necessario fare una riflessione adeguata".

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