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Comune di Perugia, fine dello smart working: i dipendenti tornano in ufficio

La delibera della Giunta Romizi: eccezione per i lavoratori fragili

Dal 30 ottobre "tutti i dipendenti del Comune di Perugia torneranno al lavoro nella sede di servizio, fatta eccezione per i lavoratori fragili attualmente in smart working, che continueranno a lavorare nella stessa modalità fino al 31 dicembre (e comunque fino alla fine del periodo di emergenza)". È quanto prevede la delibera adottata dalla Giunta Romizi, su proposta dell’assessore al personale Luca Merli.

"Visto il perdurare della situazione emergenziale, in previsione del ritorno in presenza da fine ottobre, l’atto sottolinea l’esigenza di rispettare, all’interno degli uffici, le misure di prevenzione finora adottate, con particolare attenzione all’uso della mascherina, all’igiene delle mani e delle superfici e all’aerazione dei locali, fermo restando l’obbligo di possedere il green pass, come previsto a partire dal 15 ottobre", spiega il Comune di Perugia. E ancora: "Per il resto, non si ritengono necessarie particolari misure organizzative (come modifiche alla flessibilità oraria o degli orari di servizio), anche perché, visti gli atti già adottati dall’amministrazione per il rientro graduale in sede, risulta ormai una presenza settimanale di lavoratori nelle varie sedi pari almeno all’80%".

Palazzo dei Priori sottolinea che "Solo per i lavoratori fragili ora in lavoro agile a seguito di certificazione medica, dunque, è escluso l’automatico rientro in sede, anche se vaccinati e/o in possesso di green pass: si tratta di una ulteriore tutela introdotta dalla legge n. 133/2021".

Il Comune di Perugia, sottolinea la nota di Palazzo dei Priori, "si prepara anche a rispettare tutte le condizioni previste dal decreto del ministro della Pubblica Amministrazione del 12 ottobre 2021 per l’accesso al lavoro agile. In particolare, un apposito progetto dovrà precisare gli strumenti tecnologici necessari a garantire la riservatezza di dati e informazioni trattati in modalità agile, così come gli adempimenti per assicurare al personale apparati tecnologici e digitali adeguati. Uno specifico gruppo di lavoro, inoltre, si occuperà di fare una mappatura delle attività che, alla luce del lavoro agile svolto da marzo 2020, possono essere rese con tale modalità".

“Il Comune adotterà immediatamente tutte le procedure necessarie per ottemperare all'evoluzione normativa, rendendo il lavoro agile una forma di lavoro strutturata e organizzata”, conclude l’assessore Merli.

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