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Ponte San Giovanni, i residenti contro i balordi: nasce il comitato

Domani 5 luglio, a far capo dalle 20: 30, i ponteggiani “non rassegnati” si vedono per una Veglia-conviviale durante la quale faranno il punto sulle contromisure da adottare rispetto ai continui attacchi e alle devastazioni che colpiscono la zona

Il Comitato dei cittadini di via Paris, Ponte San Giovanni, studiano le contromosse contro la stupida violenza e le minacce verbali dei balordi.

Domani 5 luglio, a far capo dalle 20: 30, i ponteggiani “non rassegnati” si vedono per una Veglia-conviviale durante la quale faranno il punto sulle contromisure da adottare rispetto ai continui attacchi e alle devastazioni che colpiscono la zona.

Ce lo comunica il collega Gino Goti, residente e portavoce degli abitanti di zona.

Di che si tratta?

“L’idea – scrive – è nata subito dopo l’“incursione” di un gruppo di sbandati e balordi che, armandosi di un estintore rubato in un vicino condominio, imbrattò panchine, auto e prato attorno al tranquillo parco tra via Paris e via Venanti, due traverse della centralissima via della Scuola”.

E in conseguenza di ciò?

“I fatti – continua Goti – avvenuti nella notte di quel 30 aprile, i ripetuti disturbi notturni fino alle 2 mezzo/tre del mattino, il recente “combattimento” all’arma bianca proprio vicino a quella zona, hanno convinto i residenti a riunirsi in un comitato per riqualificare e rivitalizzare quello spazio verde in mezzo ai condomini”.

Chi collabora all’iniziativa?

“Motore e collaboratrice logistica è la popolare Associazione della Pro Ponte, congiuntamente ad altri comitati delle zone limitrofe”.

Come si svolgerà la veglia?

“Sarà organizzata per stare insieme, degustare qualche specialità gastronomica e, soprattutto, esaminare la situazione. È necessario, infatti, individuare soluzioni o suggerimenti da segnalare a chi di dovere per arginare il degrado, scoraggiare le rumorose e dannose incursioni e rispondere, con una presenza più attiva e costante sul territorio, alle minacce rivolte ad alcuni residenti”.

Che tipo di minacce?

“A chi li rimproverava proferivano espressioni come: “...attenzione, sappiamo chi sei, dove abiti e chi sono i tuoi figli”.

Insomma, hanno creato paura e sgomento?

“Il terrore, di fronte a simili minacce, non ha scoraggiato i cittadini. Al contrario, ha convinto anche gli indecisi a scendere in campo, o meglio “sul prato”, per far vedere la solidarietà e la determinazione di chi non ne può più di angherie, disturbi e soprusi”.

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