I residenti del Borgo d’Oro combattono il degrado rispondendo "I care"
Non può fare tutto il Comune e allora i cittadini si organizzano
I residenti del Borgo d’Oro combattono il degrado rispondendo I CARE. Basta lamentarsi, meglio fare e fare bene. Questa la scelta effettuata da alcuni abitanti della zona compresa fra via Lupattelli e corso Garibaldi.
Dicono: “Non può fare tutto il Comune”. E così, per combattere lo sporco, i comportamenti scorretti, lo spaccio e il sesso open air, installano una telecamera. Costo in moneta sonante di 5 mila euro. Poi forniscono le referenze al Comune e mettono a disposizione lo strumento per il controllo del territorio.
Ma hanno fatto anche dell’altro. Per abbellire la zona e conferire un tocco di colore, hanno piazzato delle fioriere pensili, ben 14, appositamente realizzate dall’impresa Bettini di Deruta. La fioriera a mezzaluna ha nel frontale il simbolo del Borgo (foto): la spada e le ali dell’arcangelo Michele, titolare del Tempio alla sommità del Borgo.
E poi l’ultimo capolavoro di altre due fioriere. La prima, pensile, sotto l’edicola della Vergine del Buon Consiglio. L’altra, poggiata a terra, in adiacenza alla Domus Pauperum della Mercanzia.
“Piuttosto che fiorellini – dicono – ci metteremo edera e calle, per evitare, come è già successo lungo via Fabretti, che si portino via le piantine fiorite.
Insomma: ciò che non poté il pubblico, oberato da impegni e crisi finanziarie, poté il privato. Animato da senso civico e spirito di consapevole appartenenza. E vi pare poco?