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Venerdì, 19 Aprile 2024
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La classifica delle università in Italia, Perugia è il primo tra i grandi atenei

Di nuovo primi tra i grandi atenei italiani statali. La ventesima edizione della Classifica Censis delle Università italiane 2020-2021 mette Perugia di nuovo al vertice degli atenei da 20 a 40mila iscritti

Di nuovo primi tra i grandi atenei italiani statali. La ventesima edizione della Classifica Censis delle Università italiane 2020-2021 mette Perugia di nuovo al vertice degli atenei da 20 a 40mila iscritti. Il punteggio complessivo è di 92,7. 

La 'pagella' di Perugia - Il punteggio generale dell'Università degli Studi di Perugia nella classifica del Censi del 2020-2021 è di 92.7. La voce 'borse di studio' ha raggiunto quota 90 punti. Quella per la "comunicazione e i servizi digitali" vale 110 punti e quella per 'l'internazionalizzazione' 90 punti. I 'servizi' dell'Università degli Studi Perugia valgono 80 punti e le 'strutture' 95 (in continua crescita dal 2018, il dato più basso). Ultima voce: occupabilità. Qui Perugia prende 85 punti, in aumento rispetto al 2019. 

Lo studio del Censis - Come spiega il Censis la Classifica delle Università italiane è "un’articolata analisi del sistema universitario italiano (atenei statali e non statali, divisi in categorie omogenee per dimensioni) basata sulla valutazione delle strutture disponibili, dei servizi erogati, del livello di internazionalizzazione, della capacità di comunicazione 2.0 e della occupabilità". 

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I mega atenei - Tra i mega atenei statali (quelli con oltre 40.000 iscritti) nelle prime quattro posizioni si mantengono stabili, rispettivamente, l’Università di Bologna, prima con un punteggio complessivo pari a 91,5, inseguita come lo scorso anno dall’Università di Padova, con un punteggio pari a 88,5, poi al terzo e al quarto posto l’Università di Firenze e La Sapienza di Roma, con i punteggi complessivi di 86,2 e 85,7.

I grandi atenei - L’Università di Perugia mantiene la posizione di vertice della classifica dei grandi atenei statali (da 20.000 a 40.000 iscritti), ottenendo un punteggio complessivo di 92,7. Sale di due posizioni l’Università di Pavia (90,3), che passa dal quarto al secondo posto, incrementando di 9 punti l’indicatore relativo alle strutture, di 6 quello della comunicazione e dei servizi digitali e di 7 quello dell’occupabilità, compensando il minor punteggio per le borse di studio e gli altri servizi in favore degli studenti (-7 punti). 

I medi atenei - Anche quest’anno è l’Università di Trento a guidare la classifica dei medi atenei statali (da 10.000 a 20.000 iscritti), con un punteggio complessivo pari a 98,7. Sono soprattutto gli incrementi di 10 e 7 punti, rispettivamente, degli indicatori occupabilità e comunicazione e servizi digitali che, compensando la contrazione di 12 punti dell’indicatore internazionalizzazione, garantiscono all’ateneo una posizione di vertice. Con un punteggio complessivo di 96,0 punti l’Università di Sassari scala due posizioni rispetto allo scorso anno, collocandosi al secondo posto e sorpassando così l’Università di Siena, che retrocede in terza posizione con 94,8 punti. 

I piccoli atenei - Nella classifica dei piccoli atenei statali (fino a 10.000 iscritti) difende la sua prima posizione l’Università di Camerino, con un punteggio complessivo pari a 93,5. Scala la classifica di quattro posizioni l’Università Mediterranea di Reggio Calabria che, grazie a un incremento di 20 punti dell’indicatore relativo alle strutture, realizza un punteggio complessivo di 83,8 sorpassando così l’Università di Foggia, quest’anno terza in classifica con 83,7 punti. 

I politecnici - La classifica dei politecnici, guidata anche quest’anno dal Politecnico di Milano (con un punteggio complessivo di 94,3 punti), vede al secondo posto lo Iuav di Venezia (91,2 punti), che fa retrocedere in terza posizione il Politecnico di Torino (89,5), seguito dal Politecnico di Bari (83,0), che chiude la classifica. 

La classifica degli atenei non statali 

Ecco la classifica del Censi degli atenei non statali. Tra i grandi atenei (oltre 10.000 iscritti) è in prima posizione anche quest’anno l’Università Bocconi (98,2 punti), seguita dall’Università Cattolica (81,8 punti). Tra i medi (da 5.000 a 10.000 iscritti) è quest’anno la Luiss a collocarsi in prima posizione, con un punteggio pari a 94,6, seguita dalla Lumsa (89,2 punti), mentre lo Iulm (82,0 punti) continua a collocarsi al terzo posto. Tra i piccoli (fino a 5.000 iscritti), più numerosi, la Libera Università di Bolzano continua a occupare il vertice della classifica (con un punteggio complessivo di 101,4), seguita in seconda posizione dall’Università Roma Europea (90,6 punti), che scala una posizione, sorpassando la Liuc-Università Cattaneo (90,0 punti), che scende in terza posizione. Chiude la graduatoria l’Università Lum Jean Monnet, preceduta dall’Università di Roma Link Campus. 

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