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"Isola di San Lorenzo", Bassetti: "Valorizzare uno dei siti più importanti del mondo". E Cucinelli contribuirà al restauro della Cattedrale

Il Cardinale: "Sono contento che anche attraverso la cultura si creano opportunità di lavoro per i giovani, come nel caso del nostro Museo"

“Questo sito archeologico ci aiuta a capire dove erano piantate le radici più profonde della nostra civiltà. Un popolo che si dimentica delle proprie radici è come un albero sradicato che alla fine secca. E tramandare ciò che abbiamo ricevuto e riscoperto è un nostro impegno”.  A dirlo è il cardinale Gualtiero Bassetti alla presentazione del progetto di valorizzazione del complesso monumentale della cattedrale di Perugia denominato “Isola di San Lorenzo e il percorso nella Forma del Tempo. La storia di Perugia e del suo Colle Sacro”.  

Al termine della presentazione è seguita la visita al rinnovato percorso archeologico sottostante alla cattedrale. Un percorso conosciuto in Italia e nel mondo per le sue preziose testimonianze etrusco-romane e medioevali, dove la presenza dell’uomo risale a 26 secoli fa. Una presenza visivamente stratificata per ben 15 metri sotto il piano stradale con circa un chilometro di percorso visitabile, tra vie, cunicoli e anfratti affascinanti.

I relatori. Oltre al porporato sono intervenuti all’incontro con la stampa il vescovo ausiliare monsignor Marco Salvi, delegato diocesano per la gestione e promozione dei BB.CC. Ecclesiastici, il presidente del Capitolo dei Canonici della Cattedrale di San Lorenzo monsignor Fausto Sciurpa, il vice sindaco di Perugia Gianluca Tuteri e il presidente della società benefit s.r.l. “Genesi” Giuseppe Capaccioni, una nuova società nel panorama produttivo umbro a cui è affidata la cura dell’”Isola di San Lorenzo”.

Il cardinale. Proprio alla “Genesi” è andato il primo ringraziamento del cardinale Bassetti, perché, ha detto, “ci aiuta in questo cammino, perché tutto questo progetto di rivalorizzazione e ripresa dell’attività del nostro Museo deve essere una evangelizzazione attraverso l’arte, che ci porta al sacro. Dice papa Francesco: ‘Senza il bello il Vangelo non si può capire’. Cento anni fa, il mio predecessore, monsignor Giovanni Battista Rosa benediceva e inaugurava il Museo e noi, dopo un secolo, siamo qui a rinnovare la nostra tradizione rilanciandola con una nuova progettualità. Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno custodito nel passato questo tesoro facendolo pervenire fino a noi. La bellezza dell’arte testimonia il grido della fede e dell’uomo per il suo amore verso Dio e questo è avvenuto fin dagli etruschi”.

 “La cosa più difficile – ha commentato Bassetti a conclusione della conferenza –  è sempre quella di convertire gli abitanti di casa alle cose belle che loro possiedono. Occorre una conversione di mentalità che tutti dobbiamo riuscire a fare, perché qui siamo in uno dei siti antichi più importanti del mondo, non solo di Perugia e dell’Umbria. Se non ci appassioniamo noi e non trasmettiamo questa passione agli altri, questo tesoro di storia, di arte e di cultura resta senza essere conosciuto, ammirato e valorizzato. E sono contento che anche attraverso la cultura si creano opportunità di lavoro per i giovani, come nel caso del nostro Museo”.

Cultura fonte di lavoro. Su quest’aspetto è intervenuto il vescovo Salvi ricordando “una delle indicazioni – ha precisato – che ci ha dato il cardinale è stata quella del lavoro giovanile, una sua preoccupazione di sempre. E l’arte può diventare fonte di occupazione, di risorsa anche economica e non a caso già la realtà della “Genesi” offre la possibilità a cinque giovani di essere impegnati”.

Il vescovo ausiliare. “Quando sono arrivato a Perugia, quasi due anni fa – ha esordito nel suo intervento monsignor Salvi –, vedevo tante persone entrare in duomo per poi uscire dopo due minuti, senza gustare una bellezza presente. Ho cominciato a pormi una domanda: c’è questa capacità di lettura, di valorizzazione un patrimonio che la Chiesa ha? Poi c’è stata la pandemia che è stata decisiva per la costituzione della società “Genesi”, un periodo in cui io mi sono rifatto a quanto emerse, nel 1965, dal Concilio Vaticano II: ‘Questo mondo ha bisogno di bellezza per non cadere nella disperazione. La bellezza, come la verità, mette gioia nel cuore degli uomini, è un frutto prezioso che resiste al logorio del tempo, che unisce le generazioni e le fa comunicare nell’ammirazione’”.

La cultura antidoto alla disperazione esistenziale. “Di fronte allo scardinamento della società attuale senza punti di riferimento, chiamiamola disperazione esistenziale – ha commentato il vescovo Salvi –, noi abbiamo un patrimonio che può essere una proposta all’umano che soffre e che cerca una direzione nella propria vita, e la Chiesa ha sempre tradotto il suo messaggio divino nel linguaggio delle forme e delle figure”.  Monsignor Salvi, oltre a soffermarsi sulla valorizzazione di questo patrimonio, che sta alla base del progetto dell’“Isola di San Lorenzo”, ha sottolineato “la dignità della cultura cristiana, che oggi spesso si tende a negare, ma che va riscoperta come un fattore decisivo, come anche la possibilità di una nuova pastorale attraverso l’arte nella trasmissione del contenuto della fede. Quindi anche la società “Genesi”, il Museo del Capitolo della Cattedrale sono il tentativo di far rientrare quest’esperienza dentro l’essere e l’identità della Chiesa”.

Il limite del museo virtuale. Il vescovo ausiliare ha posto l’accento anche sull’utilizzo eccessivo del museo virtuale, che può essere ‘visitato’ stando seduti a casa. “Sostituire il museo reale con quello virtuale – ha dichiarato – è un limite, perché l’empatia verso un’opera si crea con la visione diretta dell’opera stessa”.

L’eccezionalità degli eventi. Monsignor Salvi ha posto l’attenzione anche su un altro fenomeno nel soffermarsi sul “concetto dell’eccezionalità degli eventi anche culturali a cui spesso gli enti locali puntano molto”. Ad esempio, ha ricordato, “tra due anni ci sarà il V anniversario della morte del Perugino, anche se noto molta titubanza nei suoi confronti, ma qualsiasi evento è utile se crea una stabilità di rapporto con il territorio. I nostri occhi – ha concluso – hanno bisogno di essere alimentati costantemente e le persone inquiete, impaurite, sole hanno bisogno di nutrirsi di semplicità e di bellezza, soprattutto dopo un periodo difficile come la pandemia”.

Il vice sindaco Tuteri ha parlato delle opere storico-artistiche riconosciute come bene comune che vengono coltivate, custodite e tramandate. E per far questo, ha sostenuto, “c’è bisogno di uomini illuminati e lungimiranti che si prendono cura di queste opere, così come di trasmettere i valori che le stesse rappresentano. Il luogo in cui ci troviamo rappresenta pienamente questa custodia e trasmissione del valore dell’arte e dei suoi principi ispiratori. L’Isola di San Lorenzo si affaccia sui luoghi più significativi della nostra città, caratteristici della sua agorà dove si sviluppa il confronto-scontro. Questi luoghi, che custodiscono la nostra civiltà, ci permettono anche di guardare con più tolleranza a quello che sta accadendo adesso e che non tutti accettano, la cosiddetta movida. Questi luoghi hanno visto nei secoli tanti confronti, ma anche tanti scontri, ma che hanno sempre attratto le persone e creato socialità tra di loro e per questo vanno ancor più preservati e valorizzati”.

Il presidente dei Canoni, monsignor Sciurpa ha ripercorso la storia della fruibilità del sito archeologico sottostante al complesso della cattedrale iniziata ufficialmente nel 2001; sito rilanciato a seguito di nuovi studi e scavi nel 2011 e da oggi affidato alle cure della società Genesi. Monsignor Sciurpa non poteva non soffermandosi sull’importanza che Capitolo dei Canonici della Cattedrale ha sempre riservato al suo Museo al cui interno sono ben visibili le testimonianze murarie su cui poggia il “colle sacro” della città.

Il presidente di Genesi Giuseppe Capaccioni ha presentato la società “Genesi”, la seconda società benefit in Umbria che si propone di valorizzare il patrimonio culturale ecclesiastico e non, attraverso anche il sito www.secretumbria.it. Si è soffermato sulla sinergia vincente con le istituzioni civili e culturali e con le realtà imprenditoriali sensibili alla valorizzazione e salvaguardia dei monumenti storico-artistici.

La presenza di Brunello Cucinelli. Non a caso tra gli ospiti alla conferenza stampa c’era anche l’imprenditore e alfiere del ‘mecenatismo culturale’ Brunello Cucinelli, che - ha annunciato il presidente di “Genesi” - si impegnerà a contribuire al restauro della facciata della cattedrale di San Lorenzo dove al suo interno è stato aperto un infopoint. I visitatori possono avere informazioni sulle opere custodite e sui vari monumenti della città. “La nostra avventura-scommessa – ha sottolineato Capaccioni – è quella di essere preparati ad accogliere i visitatori in occasione di importanti eventi quali il centenario del Museo, il V centenario della morte del Perugino e della morte del Signorelli”.

La fruibilità dell’Isola di San Lorenzo. Attualmente è già fruibile il percorso archeologico della “Perugia Sotterranea”, cuore pulsante dell’Isola di San Lorenzo. È aperto tutti i giorni della settimana dalle ore 10.30 alle 12:30 e dalle ore 14:30 alle 17:30 (eccetto sabato e domenica l’apertura pomeridiana è anticipata alle 14); dal lunedì al venerdì con visita guidata ogni 60 minuti e il sabato e la domenica con visita guidata ogni 30 minuti. Tutti i giovedì di luglio e agosto, alle 21 e alle 22:30, si terranno delle visite teatralizzate “Segni di cava”, della durata di circa 50 minuti con una capienza massima di 15 persone; mentre domenica 4 luglio ci saranno alle ore 18 e alle 21. Per info e prenotazioni contattare telefonicamente lo 075.5724853, oppure per mail: isolasanlorenzo@genesiagency.it .

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