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Bollette alle stelle, il Comune di Perugia spegne la fontana e Palazzo dei Priori

Anche Perugia ha spento Palazzo dei Priori e la Fontana Maggiore e ha aderito alla protesta simbolica indetta da Antonio Decaro, presidente Anci Nazionale, per il caro bollette

"I Comuni italiani, alle 20.00 di questa sera, hanno spento le luci di un edificio o di un monumento simbolico della città per richiamare l’attenzione del governo sul caro bollette che incide sui servizi ai cittadini e sul bilancio delle amministrazioni locali", scrive il Comune di Perugia su Facebook.

Anche Perugia ha spento Palazzo dei Priori e la Fontana Maggiore e ha aderito alla protesta simbolica indetta da Antonio Decaro, presidente Anci Nazionale, per il caro bollette. 

"Anche il nostro comune ha aderito alla protesta contro il caro bollette indetta da Anci. Simbolicamente sia Palazzo dei Priori che la Fontana Maggiore, due tra i luoghi più rappresentativi di Perugia, questa sera sono al buio. Una protesta civile e silenziosa che abbiamo il dovere di portare avanti perché la situazione che si sta prefigurando inizia ad avere dei contorni preoccupanti", spiega il sindaco di Perugia, Andrea Romizi. E ancora: "L’aumento dei costi dell’energia è una questione che coinvolge tutti indistintamente. Grava sui bilanci comunali, sui conti delle aziende e delle attività commerciali. Pesa come un macigno sulle spalle delle famiglie. Non abbiamo bisogno solo di rassicurazioni, ma di misure concrete, tangibili e celeri, perché il rischio che il caro bollette diventi un’altra allarmante emergenza a cui dover far fronte è dietro l’angolo".

Nei giorni scorsi l’Assessore Gabriele Giottoli ha evidenziato che “con quasi 36 miliardi di euro di extra costo nel 2022, il caro bollette pesa sui bilanci delle imprese italiane, delle famiglie e anche sul nostro ente. Nel giro di un anno il costo delle bollette è pressoché raddoppiato. Un incremento che ci costringerà a molte valutazioni sia in termini di riduzione dei costi sui nostri servizi che negli interventi futuri”.

A spegnere le luci il Dirigente dell’area Governo del territorio e smart city, Gabriele De Micheli, che ha sottolineato come “la spesa energetica di uffici, scuole, impianti sportivi e altri servizi aumenterebbe fino a 2.700.000 euro nel 2022 rispetto al 1.700.000 euro spesi nel 2021 cosi come la spesa per il canone di manutenzione e dell’ energia elettrica della pubblica illuminazione aumenterebbe nel 2022 di una quota variabile da 1.600.000 a 2.400.000 euro a seconda della riduzione o meno delle tasse. Il Comune ha scritto formalmente a Consip e ai fornitori chiedendo di riconsiderare gli indici di incremento 2022 e di riportarli ai valori 2021”. 

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